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La creatura celeste che nacque come Gesù

Ultimo Aggiornamento: 03/06/2023 15:54
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26/05/2023 13:02
 
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cubatlante, 25/05/2023 19:52:

Gesù ricordò la vita che aveva al fianco di Geova prima di nascere come essere umano:

Giov.6:38 perché sono sceso dal cielo per fare non la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
(...) 62Allora cosa succederebbe se vedeste il Figlio dell’uomo ascendere dov’era prima?

... 8:23 E lui proseguì: “Voi siete di quaggiù; io sono di lassù. Voi siete di questo mondo; io non sono di questo mondo. 24 Per questo motivo vi ho detto che morirete nei vostri peccati. Infatti se non credete che io sono quello che dico di essere, morirete nei vostri peccati”. (...) 57Perciò i giudei gli chiesero: “Non hai ancora 50 anni e hai visto Abraamo?” 58 Gesù disse loro: “In verità, sì, in verità vi dico: prima che Abraamo nascesse, io c’ero”. 59 Allora raccolsero delle pietre per tirargliele, ma Gesù si nascose e uscì dal tempio.

... 17:1 Gesù disse queste cose e, alzando gli occhi al cielo, proseguì: “Padre, l’ora è venuta. Glorifica tuo figlio, affinché tuo figlio glorifichi te, (...) 5Ora dunque, Padre, glorificami al tuo fianco con la gloria che avevo accanto a te prima che il mondo esistesse.

Se Gesù stesso dichiarava esplicitamente di essere stato in cielo e di aver comunicato direttamente con suo Padre, e inoltre diceva di aver visto Abramo gioire della sua speranza... come mai alcuni negano la preesistenza di Gesù come persona indipendente del Padre?



Ciao,
per quanto ne so' è Giovanni che spinge fortemente su questa posizione..ossia sullo spiegare che Gesu' sia il Logos della Genesi. E questo è uno dei punti cardine della trinità, cioè il fatto che Gesu' era fin dall'inizio dei tempi....perchè "il verbo era con dio ed il verbo era dio". A cio' ovviamente si aggiunge lo Spirito Santo in qualità di ulteriore forma di manifestazione divina che compare negli scritti.

Il problema è che il messia ebraico non è indicato nel VT come dio, figlio di dio ( ossia generato da dio ), oppure logos, "verbo" che esiste da sempre insieme a dio.
E' invece un discendente di Davide ( e Gesu' non lo era, la doppia genealogia è apposta in seconda battuata e completamente sballata ), un uomo unto-benedetto da dio che regna su Israele sconfiggendo i nemici e riportando al pace.

saluti
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26/05/2023 16:54
 
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Marco da fleed:

Direi che ci provi...con qualche estrazione ad hoc. Ma non funziona affatto :


Non ho bisogno di provare, è così come attestano le Scritture citate, non decontestualizzate come cerchi di farle apparire tu.
Se vuoi contestualizzare tutto, allora devi fare riferimento all'intera Bibbia e non al singolo libro, e stai pur certo che da Genesi a Rivelazione il concetto di peccato ereditato è ben definito.

Il peccato si eredita al pari di ogni altra pecca genetica.
Che tu non voglia accettarlo o che cerchi spiegazioni alternative non cambia la sostanza.

Il peccato altera nell'essere umano il riflesso della somiglianza e della gloria di Dio; priva l’uomo della santità, rendendolo impuro, macchiato in senso morale e spirituale: questa è la definizione che ne dà la Bibbia.
26/05/2023 17:59
 
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Re:
M71, 26/05/2023 16:54:

Marco da fleed:

Direi che ci provi...con qualche estrazione ad hoc. Ma non funziona affatto :


Non ho bisogno di provare, è così come attestano le Scritture citate, non decontestualizzate come cerchi di farle apparire tu.
Se vuoi contestualizzare tutto, allora devi fare riferimento all'intera Bibbia e non al singolo libro, e stai pur certo che da Genesi a Rivelazione il concetto di peccato ereditato è ben definito.

Il peccato si eredita al pari di ogni altra pecca genetica.
Che tu non voglia accettarlo o che cerchi spiegazioni alternative non cambia la sostanza.

Il peccato altera nell'essere umano il riflesso della somiglianza e della gloria di Dio; priva l’uomo della santità, rendendolo impuro, macchiato in senso morale e spirituale: questa è la definizione che ne dà la Bibbia.




Sei tu ad estrapolare per cavartela; dovresti cercare di capire che di fronte alla esegesi ebraica non sei altro che un moscerino. Gli scritti antichi sono di loro manifattura e proprietà, in tutto e per tutto.
Non si eredita alcun peccato di padre in figlio, è chiarissimo ed anche giusto ( tra l'altro ).
Cio' che illustri è invece tipico del cristianesimo e fortemente alimentato nel medioevo.
Nulla più che una interpretazione per aggravare il peso della dipendenza da dio e promuovere con forza un sistema di ecclesia "fondamentale".....
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26/05/2023 18:24
 
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Re: Re:
marco da fleed (UWhK210225), 26/05/2023 17:59:




Sei tu ad estrapolare per cavartela; dovresti cercare di capire che di fronte alla esegesi ebraica non sei altro che un moscerino. Gli scritti antichi sono di loro manifattura e proprietà, in tutto e per tutto.
Non si eredita alcun peccato di padre in figlio, è chiarissimo ed anche giusto ( tra l'altro ).
Cio' che illustri è invece tipico del cristianesimo e fortemente alimentato nel medioevo.
Nulla più che una interpretazione per aggravare il peso della dipendenza da dio e promuovere con forza un sistema di ecclesia "fondamentale".....

Grazie per il "moscerino", vedo che se non ti poni in una posizione di giudizio rispetto agli altri, non sei in grado di esprimerti.

È ovvio che non hai argomenti per confutare le Scritture con le Scritture, se non ricorrendo ai pensieri presi a prestito da pensatori terzi.

Non mi interessa continuare la conversazione con queste premesse.
27/05/2023 16:00
 
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Re: Re: Re:
M71, 26/05/2023 18:24:

Grazie per il "moscerino", vedo che se non ti poni in una posizione di giudizio rispetto agli altri, non sei in grado di esprimerti.

È ovvio che non hai argomenti per confutare le Scritture con le Scritture, se non ricorrendo ai pensieri presi a prestito da pensatori terzi.

Non mi interessa continuare la conversazione con queste premesse.

[/POSTQè alUOTE]

Caro, sei tu a porre verità definitive che non hanno alcun fondamento se non una posizione interpretativa.
Non c'è alcuna pecca genetica, Adamo ed Eva vengono puniti con la morte e la sofferenza della carne, perchè cacciati dal paradiso -dove c'era l'albero della vita-.
E' fuori da lì che si incontra la morte e la vita diventa sempre più difficile e breve. Infatti anche gli animali muoiono senza aver peccato.

Quando l'uomo accede all'albero della conoscenza, dio decide di evitargli per sempre l'accesso all'albero della vita...perchè sarebbe divenuto uguale a lui ( cioè sapiente ed immortale ).

Per duemila anni gli ebrei non hanno avuto il problema del peccato che si tramanda; questa cosa nasce con il cristianesimo.

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27/05/2023 18:30
 
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Re: Re: Re: Re:
marco da fleed (UWhK210225), 27.05.2023 16:00:

M71, 26/05/2023 18:24:

Grazie per il "moscerino", vedo che se non ti poni in una posizione di giudizio rispetto agli altri, non sei in grado di esprimerti.

È ovvio che non hai argomenti per confutare le Scritture con le Scritture, se non ricorrendo ai pensieri presi a prestito da pensatori terzi.

Non mi interessa continuare la conversazione con queste premesse.

[/POSTQè alUOTE]

Caro, sei tu a porre verità definitive che non hanno alcun fondamento se non una posizione interpretativa.
Non c'è alcuna pecca genetica, Adamo ed Eva vengono puniti con la morte e la sofferenza della carne, perchè cacciati dal paradiso -dove c'era l'albero della vita-.
E' fuori da lì che si incontra la morte e la vita diventa sempre più difficile e breve. Infatti anche gli animali muoiono senza aver peccato.

Quando l'uomo accede all'albero della conoscenza, dio decide di evitargli per sempre l'accesso all'albero della vita...perchè sarebbe divenuto uguale a lui ( cioè sapiente ed immortale ).

Per duemila anni gli ebrei non hanno avuto il problema del peccato che si tramanda; questa cosa nasce con il cristianesimo.




Caro da Fleed,

in effetti il testo dice:

Gn 3,22 Poi Dio il Signore disse: «Ecco, l’uomo è diventato come uno di noi, quanto alla conoscenza del bene e del male. Guardiamo che egli non stenda la mano e prenda anche del frutto dell’albero della vita, ne mangi e viva per sempre».

Sulla questione di quanto l'uomo sia "come uno di noi" ci sarebbe molto da dire.
Come spiegano gli ebrei monoteisti quel "noi"?
E dove sarebbe la conoscenza "del bene e del male" che ha l'uomo?


Simon
27/05/2023 20:03
 
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Marco da fleed:

Caro, sei tu a porre verità definitive che non hanno alcun fondamento se non una posizione interpretativa.
Non c'è alcuna pecca genetica, Adamo ed Eva vengono puniti con la morte e la sofferenza della carne, perchè cacciati dal paradiso -dove c'era l'albero della vita-.
E' fuori da lì che si incontra la morte e la vita diventa sempre più difficile e breve. Infatti anche gli animali muoiono senza aver peccato.


Io non pongo alcuna verità definitiva, mi sono limitato ad esporre il pensiero biblico sul tema in questione.
Che la teologia ebraica non abbia voluto recepire il concetto di peccato originale è cosa nota e perfettamente spiegabile nel rifiuto paradigmatico sulla necessità del Salvatore Gesù per la salvezza.

Ma non è questo il punto.

Nelle Scritture ebraico-aramaiche si trovano molte testimonianze di autori che invece hanno celebrato l'esistenza del peccato originale nella loro cultura, e volere ignorarle utilizzando l'ottica esegetica di rabbini e maestri della legge, conduce senza dubbio ad un'aberrazione interpretativa.

Ne ho già indicate molte nei passi precedenti, e posso aggiungerne altri che indicano la cognizione di una colpevolezza generale, indipendente sai peccati dei singoli:

Giobbe 4:17-19 "Può un mortale essere più giusto di Dio? Può un uomo essere più puro del suo Creatore?’
Egli non ha fiducia nei suoi servitori;
trova da ridire sui suoi angeli
tanto più su quelli che dimorano in case d’argilla
"

Salmo 103:13, 14 "Come un padre mostra misericordia ai suoi figli,
Geova ha mostrato misericordia a quelli che lo temono,
perché sa bene come siamo formati,
ricordando che siamo polvere
."

Anche nell'apocrifo libro di Siracide 25:24, risalente al II sec. a.C. e che già ammiccava alla cultura greca, si legge:
"Dalla donna ha avuto inizio il peccato,
per causa sua tutti moriamo
"

Idem in 4 Esra 4:30-32, del V sec. a.C. : "Perché da principio nel cuore di Adamo venne seminato un grano di malo seme, e quanti frutti di empietà ha generato fino ad ora, e quanti ne genererà ancora, finché non verrà la mietitura! Considera dunque da te quanti frutti di empietà un (solo) grano di malo seme ha potuto generare, e, quando siano state seminate spighe innumerevoli di bene, quale immensa via potrebbero occupare!

A tal proposito avevo letto qualcosa di interessante del fu Angelo Penna nel suo testo sul Peccato Originale, e mi pareva fosse dello stesso avviso.

Giusto per dire che sono esistiti anche ebrei convinti che il peccato originale fosse sia esistito che ereditario.
27/05/2023 20:14
 
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Marco da fleed:

E' fuori da lì che si incontra la morte e la vita diventa sempre più difficile e breve. Infatti anche gli animali muoiono senza aver peccato.


Su quale base puoi dire che gli animali non morivano nell'Eden?

Marco da fleed :

Quando l'uomo accede all'albero della conoscenza, dio decide di evitargli per sempre l'accesso all'albero della vita...perchè sarebbe divenuto uguale a lui ( cioè sapiente ed immortale ).


Il concetto di immortalità è ben posteriore, dovresti saperlo.
Poteva avere vita eterna, eventualmente. Il significato dell'allontanamento di Adamo dall'Eden è ben espresso dalla nota in calce a Genesi 2:17 nella Bibbia di Gerusalemme:

“Questa conoscenza è un privilegio che Dio si riserva e che l’uomo usurperà con il peccato (3,5.22). Non è dunque né l’onniscienza, che l’uomo decaduto non possiede, né il discernimento morale, che l’uomo innocente aveva già e che Dio non può rifiutare alla sua creatura ragionevole. È, invece, la facoltà di decidere da se stessi ciò che è bene e male, e di agire di conseguenza: una rivendicazione di autonomia morale con la quale l’uomo rinnega il suo stato di creatura (cf. Is 5,20). Il primo peccato è stato un attentato alla sovranità di Dio, una colpa di orgoglio”.
29/05/2023 18:02
 
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Re:
M71, 27/05/2023 20:03:

Marco da fleed:

Caro, sei tu a porre verità definitive che non hanno alcun fondamento se non una posizione interpretativa.
Non c'è alcuna pecca genetica, Adamo ed Eva vengono puniti con la morte e la sofferenza della carne, perchè cacciati dal paradiso -dove c'era l'albero della vita-.
E' fuori da lì che si incontra la morte e la vita diventa sempre più difficile e breve. Infatti anche gli animali muoiono senza aver peccato.


Io non pongo alcuna verità definitiva, mi sono limitato ad esporre il pensiero biblico sul tema in questione.
Che la teologia ebraica non abbia voluto recepire il concetto di peccato originale è cosa nota e perfettamente spiegabile nel rifiuto paradigmatico sulla necessità del Salvatore Gesù per la salvezza.

Ma non è questo il punto.

Nelle Scritture ebraico-aramaiche si trovano molte testimonianze di autori che invece hanno celebrato l'esistenza del peccato originale nella loro cultura, e volere ignorarle utilizzando l'ottica esegetica di rabbini e maestri della legge, conduce senza dubbio ad un'aberrazione interpretativa.

Ne ho già indicate molte nei passi precedenti, e posso aggiungerne altri che indicano la cognizione di una colpevolezza generale, indipendente sai peccati dei singoli:

Giobbe 4:17-19 "Può un mortale essere più giusto di Dio? Può un uomo essere più puro del suo Creatore?’
Egli non ha fiducia nei suoi servitori;
trova da ridire sui suoi angeli
tanto più su quelli che dimorano in case d’argilla
"

Salmo 103:13, 14 "Come un padre mostra misericordia ai suoi figli,
Geova ha mostrato misericordia a quelli che lo temono,
perché sa bene come siamo formati,
ricordando che siamo polvere
."

Anche nell'apocrifo libro di Siracide 25:24, risalente al II sec. a.C. e che già ammiccava alla cultura greca, si legge:
"Dalla donna ha avuto inizio il peccato,
per causa sua tutti moriamo
"

Idem in 4 Esra 4:30-32, del V sec. a.C. : "Perché da principio nel cuore di Adamo venne seminato un grano di malo seme, e quanti frutti di empietà ha generato fino ad ora, e quanti ne genererà ancora, finché non verrà la mietitura! Considera dunque da te quanti frutti di empietà un (solo) grano di malo seme ha potuto generare, e, quando siano state seminate spighe innumerevoli di bene, quale immensa via potrebbero occupare!

A tal proposito avevo letto qualcosa di interessante del fu Angelo Penna nel suo testo sul Peccato Originale, e mi pareva fosse dello stesso avviso.

Giusto per dire che sono esistiti anche ebrei convinti che il peccato originale fosse sia esistito che ereditario.



Fai esempi che non sono coerenti con il pensiero che ho espresso, non c'entrano nulla
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29/05/2023 18:05
 
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Re:
M71, 27/05/2023 20:14:

Marco da fleed:

E' fuori da lì che si incontra la morte e la vita diventa sempre più difficile e breve. Infatti anche gli animali muoiono senza aver peccato.


Su quale base puoi dire che gli animali non morivano nell'Eden?

Marco da fleed :

Quando l'uomo accede all'albero della conoscenza, dio decide di evitargli per sempre l'accesso all'albero della vita...perchè sarebbe divenuto uguale a lui ( cioè sapiente ed immortale ).


Il concetto di immortalità è ben posteriore, dovresti saperlo.
Poteva avere vita eterna, eventualmente. Il significato dell'allontanamento di Adamo dall'Eden è ben espresso dalla nota in calce a Genesi 2:17 nella Bibbia di Gerusalemme:

“Questa conoscenza è un privilegio che Dio si riserva e che l’uomo usurperà con il peccato (3,5.22). Non è dunque né l’onniscienza, che l’uomo decaduto non possiede, né il discernimento morale, che l’uomo innocente aveva già e che Dio non può rifiutare alla sua creatura ragionevole. È, invece, la facoltà di decidere da se stessi ciò che è bene e male, e di agire di conseguenza: una rivendicazione di autonomia morale con la quale l’uomo rinnega il suo stato di creatura (cf. Is 5,20). Il primo peccato è stato un attentato alla sovranità di Dio, una colpa di orgoglio”.




E su quali basi essi invece morivano ? L'uomo non si cibava di animali e gli animali hanno evidentemante emozioni di vario genere. Perchè crearli per far loro soffrire solitudine, fame eppoi morte ? Sadismo ?
Non avrebbe senso

Distigui tra immortalià e vita eterna ? Hai allora voglia di perdere tempo.
Il significato che indichi è pura interpretazione, dalla quale mi dissocio del tutto.
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29/05/2023 18:15
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
(SimonLeBon), 27/05/2023 18:30:



Caro da Fleed,

in effetti il testo dice:

Gn 3,22 Poi Dio il Signore disse: «Ecco, l’uomo è diventato come uno di noi, quanto alla conoscenza del bene e del male. Guardiamo che egli non stenda la mano e prenda anche del frutto dell’albero della vita, ne mangi e viva per sempre».

Sulla questione di quanto l'uomo sia "come uno di noi" ci sarebbe molto da dire.
Come spiegano gli ebrei monoteisti quel "noi"?
E dove sarebbe la conoscenza "del bene e del male" che ha l'uomo?


Simon



E lo chiedi a me ? C'è tutto uno sproloquio sul quel "noi" che non ti dico proprio......!
Piuttosto, stai riconoscendo che Dio si preoccupa che - dopo la "conoscenza" - arrivi anche l'immortalità !

Allora chiediti PERCHE'. Perchè ? E' solo allora che decide di allontanarli....

Un uomo indipendente ed immortale, appare un pericolo agli occhi di dio.
La sua creatura...gli disobbedisce e potrebbe anche divenire invulnerabile.....
Quale situazione peggiore per chi crea e si ritrova il creato contro e magari non mortale ( e quindi non gestibile ) ?

E' esattamente cio' che non deve accadere stando alle leggi della Robotica : noi uomini non vogliamo che i computers ci disobbediscano e siano immortali. Sarebbe la nostra fine o cmq la fine della nostra supremazia.

E qui torna il bluff della Genesi : dio non crea per amore e libertà, ma per controllo e supremazia.

Ebbene, quello non è il mio dio. Evidentemente gli autori hanno ragionato da uomini e non da dio.
Quella è logica umana, non divina.
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29/05/2023 18:47
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
marco da fleed (UWhK210225), 29/05/2023 18:15:



[......]

E' esattamente cio' che non deve accadere stando alle leggi della Robotica : noi uomini non vogliamo che i computers ci disobbediscano e siano immortali. Sarebbe la nostra fine o cmq la fine della nostra supremazia.

E qui torna il bluff della Genesi : dio non crea per amore e libertà, ma per controllo e supremazia.

Ebbene, quello non è il mio dio. Evidentemente gli autori hanno ragionato da uomini e non da dio.
Quella è logica umana, non divina.




i robot non sono immortali, sono di materiale deperibile...
Dio non crea per amore ma per controllo?
vuoi dire come un genitore di figli non ancora adulti che hanno bisogno di regole e controllo?
Vuoi dire che i genitori regole e controllo lo fanno non per amore ma per suprenazia?

Si, abbiamo capito che non è il tuo Dio quello della bibbia...
una cosa non abbiamo capito, che fastidio di da che sia il nostro e quello di altri milioni di persone....

29/05/2023 21:52
 
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Re: Re:
marco da fleed (UWhK210225), 29/05/2023 18:02:



Fai esempi che non sono coerenti con il pensiero che ho espresso, non c'entrano nulla

C’entrano eccome, e ti dimostrano che la tua tesi che nessun ebreo abbia mai creduto al peccato originale si squaglia rapidamente.
30/05/2023 16:52
 
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Re: Re: Re:
M71, 29/05/2023 21:52:

C’entrano eccome, e ti dimostrano che la tua tesi che nessun ebreo abbia mai creduto al peccato originale si squaglia rapidamente.




Visto che asserisci concetti OT, mi costringi a dettagliare :

Giobbe 4:17-19 "Può un mortale essere più giusto di Dio? Può un uomo essere più puro del suo Creatore?’
Egli non ha fiducia nei suoi servitori;
trova da ridire sui suoi angeli
tanto più su quelli che dimorano in case d’argilla"

CHE COSA C'ENTRA CON IL FAATO DELLA EREDITARIETA' DEL PECCATO ORIGINALE ?

Salmo 103:13, 14 "Come un padre mostra misericordia ai suoi figli,
Geova ha mostrato misericordia a quelli che lo temono,
perché sa bene come siamo formati,
ricordando che siamo polvere."

UGUALE COME SOPRA

Anche nell'apocrifo libro di Siracide 25:24, risalente al II sec. a.C. e che già ammiccava alla cultura greca, si legge:
"Dalla donna ha avuto inizio il peccato,
per causa sua tutti moriamo"

ESATTO, CI PRENDIAMO LE CONSEGUENZA MA NON IL PECCATO ORIGINALE; QUINDI ?


Idem in 4 Esra 4:30-32, del V sec. a.C. :

"Perché da principio nel cuore di Adamo venne seminato un grano di malo seme, e quanti frutti di empietà ha generato fino ad ora, e quanti ne genererà ancora, finché non verrà la mietitura! Considera dunque da te quanti frutti di empietà un (solo) grano di malo seme ha potuto generare, e, quando siano state seminate spighe innumerevoli di bene, quale immensa via potrebbero occupare!”

QUI PARLA DELL'AVER CEDUTO ALLA TENTAZIONE E DA ALLORA L'UOMO E' CEDEVOLE, CIOE' SENSIBILE ALL'ERRORE. MA E' RESPONSABILE SEMPRE E SOLTANTO PER CIO' CHE FA...NON PER CIO' CHE FECE ABRAMO !

Quindi, non hai afferrato : per gli ebrei si eredita la conseguenza, non il peccato già bello e pronto sulle spalle.
Spero sia chiaro, alfine.
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30/05/2023 16:58
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Giandujotta.50, 29/05/2023 18:47:




i robot non sono immortali, sono di materiale deperibile...
Dio non crea per amore ma per controllo?
vuoi dire come un genitore di figli non ancora adulti che hanno bisogno di regole e controllo?
Vuoi dire che i genitori regole e controllo lo fanno non per amore ma per suprenazia?

Si, abbiamo capito che non è il tuo Dio quello della bibbia...
una cosa non abbiamo capito, che fastidio di da che sia il nostro e quello di altri milioni di persone....





No, voglio dire che non l'hai proprio capita e te la giri a tuo piacimento.

Le regole devono avere un senso;
"non mangiare" dalla pianta della conoscenza non ha alcun senso...anzi è uno stimolo a farlo.
Non perdonare al primo errore non è da amore genitoriale.

"Ora sono come noi, allora che non mangino dall'albero della vita e diventino immortali".

E perchè ??? Che succede....avanti, spiegami che succede. Era un problema ?

Entra nel merito, per favore. Fammi capire
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31/05/2023 18:10
 
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Re: Re:
marco da fleed (UWhK210225), 26/5/2023 13:02:



Ciao,
per quanto ne so' è Giovanni che spinge fortemente su questa posizione..ossia sullo spiegare che Gesu' sia il Logos della Genesi. E questo è uno dei punti cardine della trinità, cioè il fatto che Gesu' era fin dall'inizio dei tempi....perchè "il verbo era con dio ed il verbo era dio". A cio' ovviamente si aggiunge lo Spirito Santo in qualità di ulteriore forma di manifestazione divina che compare negli scritti.

Il problema è che il messia ebraico non è indicato nel VT come dio, figlio di dio ( ossia generato da dio ), oppure logos, "verbo" che esiste da sempre insieme a dio.
E' invece un discendente di Davide ( e Gesu' non lo era, la doppia genealogia è apposta in seconda battuata e completamente sballata ), un uomo unto-benedetto da dio che regna su Israele sconfiggendo i nemici e riportando al pace.

saluti



Speravo di analizzare in questo argomento la preesistenza di Gesù dal punto di vista della comprensione che dovrebbe avere un cristiano.

Il punto di vista ebraico moderno o anticristiano non è il filo conduttore che volevo esplorare qui. Pensi di poter aprire un topic sul punto di vista ebraico su chi sarebbe il Messia?

Grazie per non continuare a deviare una questione così importante come la preesistenza di Gesù dal punto di vista dei cristiani.

È esplicitamente affermato nella Bibbia che il Logos, che divenne il Gesù umano, era già in cielo prima della sua nascita. Ora, da un punto di vista ebraico-cristiano: il Logos di Dio, è una persona reale accanto a Dio?, o è solo un'idea o qualcosa di astratto come alcuni pensano?

Gli ebrei precristiani sapevano dell'esistenza di uno speciale figlio di Dio? Possiamo dire di sì, anche se non era un argomento di vasta conoscenza:

Pro. 30: 
4 Chi è asceso al cielo e poi ne è disceso?
Chi ha raccolto il vento nel palmo delle sue mani?
Chi ha racchiuso le acque nella sua veste?
Chi ha stabilito tutti i confini della terra?
Sai per caso come si chiama e come si chiama suo figlio?

03/06/2023 15:54
 
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E su quali basi essi invece morivano ? L'uomo non si cibava di animali e gli animali hanno evidentemante emozioni di vario genere. Perchè crearli per far loro soffrire solitudine, fame eppoi morte ? Sadismo ?
Non avrebbe senso


Beh, hai tirato fuori il concetto dell'animale che viveva in eterno, sta a te provare quello che dici.
A me non risulta che tutti gli esseri viventi siano stati fatti a immagine e somiglianza del Dio eterno, ma solo uno: l'uomo.
Non mi risulta nemmeno che le piante vivessero in eterno, dato che l'uomo ricevette il comando di coltivare il suolo e prendersene cura.
Perché avrebbero dovuto vivere in eterno gli animali? Non c'è nessuna condanna e nessun sadismo nella morte per vecchiaia.
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