viceadmintdg1, 12/12/2022 4:06 PM:
Il primo intervento è a cura di
don Franco Fiorino, il conduttore, che affronta il tema del
dogma cattolico dell'Immacolata Concezione dicendo:
Domani è la festa dell’Immacolata concezione e pertanto vogliamo parlare di questa festa, di questo dogma, di cui proprio stamattina ha parlato anche Papa Francesco all’udienza del mercoledi dicendo: “Maria è divenuta causa della nostra salvezza, donandoci il Salvatore”, come dichiariamo ogni volta durante la messa.
Questo dogma fu promulgato da una bolla di Papa Pio IX nel 1854: «[...] dichiariamo, affermiamo e stabiliamo che è stata rivelata da Dio la dottrina che sostiene che la beatissima Vergine Maria, nel primo istante della sua concezione, per una grazia ed un privilegio singolare di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di GesùCristo Salvatore del genere umano, è stata preservata intatta da ogni macchia del peccato originale; pertanto, questa dottrina dev'essere oggetto di fede certa ed immutabile per tutti i fedeli.»
Ma questa era una convinzione che già la chiesa aveva da secoli, sebbene solo nel 1854 divenne dogma di fede con la promulgazione della bolla. Come quivi espresso, Maria è l’unica persona umana che non ha mai avuto il minimo contatto con il peccato, sia con il peccato originale sia con ogni peccato presente.
...
Lascio la parola a chi desidera replicare...
Caro "don" Fiorino,
grazie per aver confermato al suo pubblico che Maria non sapeva nulla della sua supposta "immacolata concezione", non solo, non ne sapevano nulla nè gli apostoli, nè Gesù Cristo, nè tutta la chiesa primitiva.
Qualche fantasia in questa direzione potrebbe essere rintracciata negli scritti apocrifi, posteriori di secoli rispetto al personaggio di Maria e certamente dotati di grande fantasia.
Il semplice fatto che la chiesa cattolica ha impiegato 1854 anni di tempo prima di definire questa credenza superstiziosa come "dogma" la dice lunga sulla sua importanza del tutto secondaria.
Se restiamo alle Scritture ispirate da Dio, quelle ci confermano che Maria portò un sacrificio per il proprio peccato, come ci conferma racconto dettagliato dell'evangelista Luca al cap. 2:
Lu 2,21 Quando furono compiuti gli otto giorni dopo i quali egli doveva essere circonciso, gli fu posto nome Gesù, il nome che gli era stato dato dall’angelo prima che egli fosse concepito. 22 Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione, secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore, 23 come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà consacrato al Signore»; 24 e per offrire il sacrificio, di cui parla la legge del Signore, di un paio di tortore o di due giovani colombi.
Infatti la legge mosaica parlava chiaro, basta leggere il Levitico cap. 12:
Lev 12,6 Quando i giorni della sua purificazione, per un figlio o per una figlia, saranno terminati, porterà al sacerdote, all’ingresso della tenda di convegno, un agnello di un anno come olocausto, e un giovane piccione o una tortora come sacrificio per il peccato. 7
Il sacerdote li offrirà davanti al Signore e farà l’espiazione per lei; così ella sarà purificata del flusso del suo sangue. Questa è la legge relativa alla donna che partorisce un maschio o una femmina. 8 Se non ha mezzi per offrire un agnello, prenderà due tortore o due giovani piccioni: uno per l’olocausto e l’altro per il sacrificio per il peccato. Il sacerdote farà l’espiazione per lei, ed ella sarà pura”».
Dunque non solo Maria osservò i "giorni della loro purificazione" ma portò anche il sacrificio previsto dalla legge mosaica.
Simon
[Modificato da (SimonLeBon) 12/12/2022 21:56]