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Geremia 29,10

Ultimo Aggiornamento: 28/05/2022 19:46
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20/01/2021 18:33
 
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Re:
ארמאנדו אלבנו, 20/01/2021 10:22:

Ho notato anche che la vecchia edizione svedese e quella danese della TNM traducono FOR.
La LXX ha il dativo Βαβυλῶνι che significa ''per babilonia'' (nella LXX il capitolo è il 36)



Jeremiah 29 ►

Brenton's Septuagint Translation


10(36:10) For thus said the Lord; When seventy years shall be on the point of being accomplished at Babylon, I will visit you, and will confirm my words to you, to bring back your people to this place. 11(36:11) And I will devise for you a device of peace, and not evil, to bestow upon you these good things. 12(36:12) And do ye pray to me, and I will hearken to you: and do ye earnestly seek me, and ye shall find me; 13(36:13) for ye shall seek me with your whole heart. 14(36:14) And I will appear to you:

biblehub.com/sep/jeremiah/29.htm


Furuli dice al riguardo:
Comunque la Settanta ha la forma dativa babuloni, il più naturale significato è "a Babilonia"
la Vulgata Latina ,ha "in Babylone", il cui significato più comune è "in Babilonia" o "a Babilonia"

biblehub.com/interlinear/apostolic/jeremiah/29.htm

[Modificato da Angelo Serafino53 20/01/2021 18:40]
20/01/2021 20:32
 
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Re: Re:
Angelo Serafino53, 20/01/2021 18:33:



Jeremiah 29 ►

Brenton's Septuagint Translation


10(36:10) For thus said the Lord; When seventy years shall be on the point of being accomplished at Babylon, I will visit you, and will confirm my words to you, to bring back your people to this place. 11(36:11) And I will devise for you a device of peace, and not evil, to bestow upon you these good things. 12(36:12) And do ye pray to me, and I will hearken to you: and do ye earnestly seek me, and ye shall find me; 13(36:13) for ye shall seek me with your whole heart. 14(36:14) And I will appear to you:

biblehub.com/sep/jeremiah/29.htm


Furuli dice al riguardo:
Comunque la Settanta ha la forma dativa babuloni, il più naturale significato è "a Babilonia"
la Vulgata Latina ,ha "in Babylone", il cui significato più comune è "in Babilonia" o "a Babilonia"

biblehub.com/interlinear/apostolic/jeremiah/29.htm


La versione greca che ha ''en babuloni'' non è la LXX. La LXX ha (nella LXX è al capitolo 36 versetto 10):

10ὅτι οὕτως εἶπεν κύριος ῞Οταν μέλλῃ πληροῦσθαι Βαβυλῶνι ἑβδομήκοντα ἔτη, ἐπισκέψομαι ὑμᾶς καὶ ἐπιστήσω τοὺς λόγους μου ἐφ᾽ ὑμᾶς τοῦ τὸν λαὸν ὑμῶν ἀποστρέψαι εἰς τὸν τόπον τοῦτον

www.academic-bible.com/en/online-bibles/septuagint-lxx/read-the-bible-text/bibel/text/lesen/stelle/24/360001/369999/ch/977ff26fd6c74cdd6e3364d9c...

Il dativo Βαβυλῶνι senza la preposizione en può esprimere anche lo stato in luogo? In base alla vulgata la risposta dovrebbe essere si. Girolamo certamente si basò sulla traduzione dei settanta e certamente doveva sapere il greco. Però il dativo in greco è il caso che di base esprime il complemento di termine. Nella LXX non compare la preposizione ''en'' per cui babuloni può essere anche un dativo di termine. Quindi direi che, come dice l'utente Simon, bisogna affidarsi al contesto di Geremia per capire il senso della lamed al capitolo 29 versetto 10.

[Modificato da ארמאנדו אלבנו 20/01/2021 20:34]
20/01/2021 22:57
 
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Re: Re: Re:
ארמאנדו אלבנו, 20/01/2021 20:32:

La versione greca che ha ''en babuloni'' non è la LXX. La LXX ha (nella LXX è al capitolo 36 versetto 10):







Dovevo separare la citazione del professor Furuli

con il link che è mio, che riporta comunque "Apostolic Bible Polyglot"
il lavoro di questa opera è quella di rendere o aggiungere termini che sono impliciti nel testo , come la preposizione "in"

se vuoi la puoi scaricare e leggere l'introduzione
www.pdfdrive.com/the-apostolic-bible-polyglot-first-edition-d184447...


Furuli dice al riguardo:
Comunque la Settanta ha la forma dativa babuloni, il più naturale significato è "a Babilonia"
la Vulgata Latina ,ha "in Babylone", il cui significato più comune è "in Babilonia" o "a Babilonia"

biblehub.com/interlinear/apostolic/jeremiah/29.htm

20/01/2021 23:41
 
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Re: Re: Re:
ארמאנדו אלבנו, 20/01/2021 20:32:

Quindi direi che, come dice l'utente Simon, bisogna affidarsi al contesto di Geremia per capire il senso della lamed al capitolo 29 versetto 10.





Ci ha provato Furuli

20/01/2021 23:58
 
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Re: Re: Re: Re:
Angelo Serafino53, 20/01/2021 22:57:





Dovevo separare la citazione del professor Furuli

con il link che è mio, che riporta comunque "Apostolic Bible Polyglot"
il lavoro di questa opera è quella di rendere o aggiungere termini che sono impliciti nel testo , come la preposizione "in"

se vuoi la puoi scaricare e leggere l'introduzione
www.pdfdrive.com/the-apostolic-bible-polyglot-first-edition-d184447...


Furuli dice al riguardo:
Comunque la Settanta ha la forma dativa babuloni, il più naturale significato è "a Babilonia"
la Vulgata Latina ,ha "in Babylone", il cui significato più comune è "in Babilonia" o "a Babilonia"

biblehub.com/interlinear/apostolic/jeremiah/29.htm


Non abbiamo nessuna certezza che in Geremia 29,10 dalla LXX vi sia una preposizione en implicita come anche non abbiamo nessuna certezza che non vi sia una preposizione en implicita.
Letteralmente è babuloni. Girolamo lo ha tradotto con uno stato in luogo chiaro e tondo (in + ablativo), ma il dativo greco babuloni può esprimere anche il complimento di termine e in ebraico la lamed può esprimere il complemento di termine. Per Babel in greco si può rendere babuloni e non ho detto che in Geremia 29,10 dalla LXX vi sia per forza qualche preposizione implicita. Sottoporrò la versione della LXX ad alcuni che studiano il greco.

A me sembra più che babuloni dalla LXX lascia aperta la porta a due possibilità:
- Quella di Girolamo (stato in luogo)
- Quella del complemento di termine.

Quindi penso che il contesto di Geremia sia decisivo. Per ora posso dire che ho sottoposto la questione dell'ebraico ad una decina di persone che si occupano di ebraico, la maggior parte ebrei, e solo due hanno negato che la lamed può esprimere anche lo stato in luogo. La restante parte ha detto invece che può esprimere anche lo stato in luogo,ma questa maggioranza era quasi unanime nel sostenere che la traduzione in Ger 29,10 sia ''per babel'' o ''di Babel(possessivo)''. Tieni presente che per gli ebrei il primo tempio non fu distrutto ne nel 587ac, ne nel 607ac.

La TNM svedese del 2003 aveva ''for(per) '' e un asterisco alternativo per la ''i(in)''
www.jw.org/sv/bibliotek/bibeln/bi12/b%C3%B6cker/jeremia/29/#v...

La traduzione danese del 1993 non ha nemmeno la nota alternativa www.jw.org/da/bibliotek/bibelen/bi12/b%C3%B8ger/jeremias/29/#v...

21/01/2021 01:49
 
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Re: Re: Re: Re:
Angelo Serafino53, 20/01/2021 23:41:




Ci ha provato Furuli


Sono comunque osservazioni interessanti quelle di Furuli che arricchiscono la conoscenza. Veniamo alle osservazioni di Furuli. Lui dice che i punti fondamentali del contesto sono i versetti 14,16,22,31. Mi sembra naturale che Geremia parlasse agli ebrei in esilio perché gli ebrei nell'antico testamento sono il popolo di Dio. A chi doveva dare conforto Geremia se non ai suoi connazionali in esilio?Non poteva essere altrimenti il riferimento agli esiliati. Il compito del profeta è anche quello di confortare ed esortare il popolo nel momento di difficoltà. Inoltre l'esilio non è avvenuto in un solo colpo. Ci sono state più deportazioni. La lettera di Geremia (capitolo 29) fu inviata agli esiliati deportati 11 anni prima della distruzione di Gerusalemme. Lo scopo della lettera era confortare quelli che già si trovavano a Babilonia ancor prima della distruzione del tempio. Il loro esilio già era in atto e il profeta li conforta dicendo che sarebbero stati liberati quando Babilonia finirà di dominare per 70 anni. Non riesco proprio a capire come quella lettera poteva essere di conforto per loro se Geremia stesse dicendo loro che i 70 anni dovevano ancora cominciare.

Domani provo a dare una spiegazione anche sul resto delle osservazioni del Furuli.
21/01/2021 02:05
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
ארמאנדו אלבנו, 20/01/2021 23:58:


La traduzione danese del 1993 non ha nemmeno la nota alternativa www.jw.org/da/bibliotek/bibelen/bi12/b%C3%B8ger/jeremias/29/#v...




In 29:10 in compenso la bibbia danese, richiamava queste scritture:


(2 Cronache 36:21) ...Si adempirono così le parole di Geova pronunciate da Geremia, fino a quando il paese non ebbe scontato i suoi Sabati. Tutti i giorni in cui il paese rimase desolato osservò il Sabato, fino al
compimento di 70 anni...

(Esdra 1:1) ...Nel primo anno di Ciro, re di Persia, affinché si adempissero le parole di Geova pronunciate da Geremia, Geova spinse Ciro, re di Persia, a far proclamare in tutto il suo regno, mettendole anche per iscritto, queste par...

(Geremia 27:22) ...‘“Saranno portati a Babilonia, e là resteranno fino al giorno in cui rivolgerò loro la mia attenzione”, dichiara Geova. “Allora li riporterò indietro e li rimetterò in questo luogo”’”.

(Daniele 9:2) ...nel 1o anno del suo regno, io, Daniele, compresi dai libri il numero degli anni che, secondo il messaggio di Geova al profeta Geremia, dovevano passare perché giungesse a compimento la desolazione di Gerusalemme, cioè 70 ann...

(Zaccaria 1:12) ...L’angelo di Geova allora disse: “O Geova degli eserciti, fino a quando negherai la tua misericordia a Gerusalemme e alle città di Giuda, con le quali sei stato adirato in questi 70 anni?...

(Zaccaria 7:5) ...Di’ a tutto il popolo del paese e ai sacerdoti: ‘Quando per 70 anni digiunaste e vi addoloraste nel 5o e nel 7o mese, digiunaste veramente per me?

mentre invece per chiarire Ger 29:10 "per Babilonia" è difficile ,ma è facile invece "a Babilonia"


Carl Olof Jonsson
notò per prima queste 2 traduzioni
alcuni speravano a un cambiamento di rotta e invece no

credo che l'attuale traduzione del nuovo mondo tradotta in circa 188
lingue non ci sia più "per Babilonia" da nessuna parte.. non vedo più il motivo di soffermarsi a quelle 2 bibbie ormai aggiornate.
21/01/2021 09:41
 
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Re: Re: Re: Re:
Angelo Serafino53, 20/01/2021 23:41:




Ci ha provato Furuli


Vengo alle restanti osservazioni del Furuli.

Furuli sostiene che è sbagliato focalizzare l'attenzione su Babilonia anziché su Gerusalemme. Qui penso che Furuli non ha colto il significato anti tipico
del dominio di Babilonia su tutte le nazioni.
Nel capitolo 25 il focus è appuntosu Babilonia che dominerà tutti i popoli per 70 anni. Babilonia rappresenta la tirannia del peccato su tutti gli uomini, non solo sul popolo ebraico. In questo senso i 70 anni di Babilonia sono il tipo o figura delle 70 settimane di anni stabilite da Dio sotto il dominio del peccato fino all'espiazione completa dei peccati.
Questo parallelismo sta in Daniele 9. Ecco che il focus su Babilonia acquista un senso.
21/01/2021 10:32
 
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Re: Re: Re: Re:
Angelo Serafino53, 20/01/2021 23:41:




Ci ha provato Furuli


Sempre sulle osservazioni del Furuli. Furuli dice che non c'è un particolare evento che evidenzia inizio e fine per i 70 di Babilonia e quindi i 70 anni per Babilonia perderebbero di significato.

La Bibbia eppure ci parla di un dominio babilonese di 70 anni su tutte le nazioni nel capitolo 25 e questo è un dato biblico oggettivo che bisogna accettare. In questo capitolo l'oracolo viene rivolto anche alle nazioni circostanti che vengono invitate a non ribellarsi a Babilonia, segno che la servitu era già iniziata. Infatti l'Assiria fu assoggettata con la battaglia di Megiddo. La Bibbia menziona gli eventi della battaglia di Megiddo e della caduta di Babel e i 70 anni per Babilonia ci possono stare tra questi due eventi biblici. Questi eventi possono tranquillamente segnare l'inizio e la fine del dominio babilonese sulle nazioni descritto al capitolo 25.
Se i 70 anni del capitolo 29 iniziano con la distruzione di Gerusalemme poi il dominio di babilonia al capitolo 25 sarebbe più di 70 anni e quindi non ci troviamo piu col numero di anni espresso al capitolo 25.

Quanto a Geremia 30,3 al versetto 1 inizia un nuovo oracolo. C'è quindi una interruzione rispetto al capitolo/contesto precedente
21/01/2021 10:37
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
ארמאנדו אלבנו, 21/01/2021 09:41:

Vengo alle restanti osservazioni del Furuli.

Furuli sostiene che è sbagliato focalizzare l'attenzione su Babilonia anziché su Gerusalemme. Qui penso che Furuli non ha colto il significato anti tipico
del dominio di Babilonia su tutte le nazioni.
Nel capitolo 25 il focus è appuntosu Babilonia che dominerà tutti i popoli per 70 anni. Babilonia rappresenta la tirannia del peccato su tutti gli uomini, non solo sul popolo ebraico. In questo senso i 70 anni di Babilonia sono il tipo o figura delle 70 settimane di anni stabilite da Dio sotto il dominio del peccato fino all'espiazione completa dei peccati.
Questo parallelismo sta in Daniele 9. Ecco che il focus su Babilonia acquista un senso.



sarà questione di punti di vista
il nostro è diverso tenendo conto anche anche la scrittura da te citata

(Daniele 9:1, 2) ...Nel 1o anno di Dario, figlio di Assuèro, discendente dei medi che era stato fatto re sul regno dei caldei, 2 nel 1o anno del suo regno, io, Daniele, compresi dai libri il numero degli anni che, secondo il messaggio di Geova al profeta Geremia, dovevano passare perché giungesse a compimento la desolazione di Gerusalemme, cioè 70 anni...

qui siamo ne 1° anno di Dario
l'impero babilonese è nel passato e i 70 anni di Geremia sono ancora futuri, e prossimi a scadere.

gli ebrei in esilio attendevano il compimento non "per babilonia" ma l'attesa il conteggio della "desolazione di Gerusalemme, cioè 70 anni" di desolazione, avvenuta con la distruzione del tempio e la deposizione del re.

Non poteva essere "completamente desolata" con un tempio funzionante e un re ancora in carica.

(Geremia 32:1, 2) ...nel decimo anno di Sedechia re di Giuda, cioè nel diciottesimo anno di Nabucodorosor. 2 E in quel tempo le forze militari del re di Babilonia ponevano l’assedio a Gerusalemme;...

Le 70 settimane ovvero 490 anni hanno avuto uno scopo ben diverso e più ampio dei 70 anni di desolazione di dan 9:2

pur se il tuo punto di vista viene condiviso da studiosi






21/01/2021 12:24
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Angelo Serafino53, 21/01/2021 10:37:



sarà questione di punti di vista
il nostro è diverso tenendo conto anche anche la scrittura da te citata

(Daniele 9:1, 2) ...Nel 1o anno di Dario, figlio di Assuèro, discendente dei medi che era stato fatto re sul regno dei caldei, 2 nel 1o anno del suo regno, io, Daniele, compresi dai libri il numero degli anni che, secondo il messaggio di Geova al profeta Geremia, dovevano passare perché giungesse a compimento la desolazione di Gerusalemme, cioè 70 anni...

qui siamo ne 1° anno di Dario
l'impero babilonese è nel passato e i 70 anni di Geremia sono ancora futuri, e prossimi a scadere.

gli ebrei in esilio attendevano il compimento non "per babilonia" ma l'attesa il conteggio della "desolazione di Gerusalemme, cioè 70 anni" di desolazione, avvenuta con la distruzione del tempio e la deposizione del re.

Non poteva essere "completamente desolata" con un tempio funzionante e un re ancora in carica.

(Geremia 32:1, 2) ...nel decimo anno di Sedechia re di Giuda, cioè nel diciottesimo anno di Nabucodorosor. 2 E in quel tempo le forze militari del re di Babilonia ponevano l’assedio a Gerusalemme;...

Le 70 settimane ovvero 490 anni hanno avuto uno scopo ben diverso e più ampio dei 70 anni di desolazione di dan 9:2

pur se il tuo punto di vista viene condiviso da studiosi







Volendo essere più precisi Daniele 9,1-2 non dice desolazione al singolare ma dice desolazioni al plurale e le desolazioni sono state più di una. Leggiamo infatti al capitolo 25 di Geremia versetto 18:

18 a Gerusalemme e alle città di Giuda,
ai suoi re e ai suoi prìncipi,
per abbandonarli alla rovina,
alla desolazione, alla derisione, alla maledizione,
come oggi si vede;

Questo oracolo è inserito in un contesto insieme ad oracoli rivolti all'Egitto e altre nazioni. Siamo qualche anno prima della caduta di Gerusalemme (versetto 1) e Dio parla di desolazione come oggi si vede. Dal punto di vista ebraico un assedio, una deportazione anche parziale o anche il prendere gli oggetti dal tempio erano considerate delle desolazioni.

Daniele 9,1-2 accenna ai 70 anni di Geremia. La profezia non è di Daniele,ma è di Geremia e Geremia che al capitolo 25 profetizza 70 anni per Babilonia nel quale si sarebbero dovute compiere le desolazioni di Giuda e dintorni. È da qui che si deve partire. Ciò che Daniele scoprì leggendo Geremia è che le desolazioni di Gerusalemme non sarebbero cessate finché non fossero finiti i settant’anni per Babilonia (Ger 25,11). Compiuti i 70 anni per Babilonia nel 539ac Daniele volse la faccia al Signore proprio come descrisse Geremia 29,12-13. Daniele sapeva che il crollo di Babel sarebbe stato un evento fondamentale per il popolo di Israel. Daniele interrogò il Signore al tempo di Ciro II. La menzione di Dario il Medo appare molto sconcertante agli storici, perché tale Dario il Medo non figura nei documenti antichi. Visto che Daniele non poteva confondersi e visto che nella storia non compare un Dario il medo allora Dario il Medo non
sarebbe altro che un governatore costituito da Ciro il Grande sul regno babilonese. Confronta Daniele 9,1 con Daniele 5,31. L'anno 539ac (anno biblico ebraico va da Nisan a Nisan per cui il 70°anno di Babilonia va dal 1 Nisan 539ac al 1 Nisan 538ac) fu l'anno del crollo. Passato questo anno siamo nel primo anno di ''Dario il medo'' (titolo onorifico) che più precisamente era Gobria o Gubaru il viceré di Ciro su Babilonia. Considerato che il primo anno di Ciro era quello successivo alla conquista di Babilonia (1 Nisan 538-1 Nisan 537ac) e considerato in base ad Esdra 3 che gli ebrei furono a Gerusalemme per la festa delle capanne nel settimo mese gli ebrei dovettero partire agli inizi del primo anno biblico di Ciro ossia poco dopo il 1 Nisan del 538ac. Mettiamo 4/5 mesi per il viaggio e nel settimo mese alla festa delle capanne del 538ac si trovarono a Gerusalemme come un solo uomo.
21/01/2021 14:06
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
ארמאנדו אלבנו, 21/01/2021 12:24:

La menzione di Dario il Medo appare molto sconcertante agli storici, perché tale Dario il Medo non figura nei documenti antichi.



Chiunque sia Dario non apparteneva di sicuro alla dinastia reale di Nabucodonosor

l'impero neo-babilonese cadde nel 539 se vuoi applicare i 70 anni "per babilonia" 539+70= 609 e ci troviamo sotto Nabopolassar

quando babilonia cadde come potenza nel 539 gli ebrei attesero altri 2 anni, 537 e nel mese di thisri di quell'anno arrivarono a Gerusalemme
e cosi la città, smise di essere desolata, precisamente 70 anni 537+70=607

(2 Cronache 36:21) ...Si adempirono così le parole di Geova pronunciate da Geremia, fino a quando il paese non ebbe scontato i suoi Sabati. Tutti i giorni in cui il paese rimase desolato osservò il Sabato, fino al compimento di 70 anni...

come noti ancora una volta i 70 anni sono un "debito" di inosservanza del sabato da pagare.

22/01/2021 22:28
 
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MA esiste ancora Armando in questo forum???? QUELLO DELLA KABALA??? O SBAGLIO PERSONA???
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
forum Testimoni di Geova




Nella vita non ci sono problemi ma.....soluzioni.
26/01/2021 00:56
 
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Re:
jwfelix, 11/01/2021 08:50:









MAGNIFICO! Grazie [SM=g8925]
30/01/2021 13:10
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
ארמאנדו אלבנו, 21/01/2021 01:49:

La lettera di Geremia (capitolo 29) fu inviata agli esiliati deportati 11 anni prima della distruzione di Gerusalemme. Lo scopo della lettera era confortare quelli che già si trovavano a Babilonia ancor prima della distruzione del tempio. Il loro esilio già era in atto e il profeta li conforta dicendo che sarebbero stati liberati quando Babilonia finirà di dominare per 70 anni. Non riesco proprio a capire come quella lettera poteva essere di conforto per loro se Geremia stesse dicendo loro che i 70 anni dovevano ancora cominciare.



Mi chiedo come si possa rispondere a questa obiezione perché apparentemente logica. Potete chiarirmi questo aspetto?


30/01/2021 13:55
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Kalillo, 30.01.2021 13:10:



Mi chiedo come si possa rispondere a questa obiezione perché apparentemente logica. Potete chiarirmi questo aspetto?





Era una profezia.

“Secondo il compimento di settant’anni a Babilonia [io Geova] vi rivolgerò la mia attenzione, e certamente realizzerò verso di voi [i giudei esiliati] la mia buona parola riconducendovi in questo luogo [il paese di Giuda]”. — Geremia 29:10.

Adempimento. Dopo un esilio di 70 anni, dal 607 al 537 a.E.V., Ciro, re di Persia, liberò gli ebrei dalla prigionia e permise loro di tornare in patria per ricostruire il tempio di Gerusalemme. — Esdra 1:2-4.

Cosa dice la storia.

● La prigionia degli israeliti a Babilonia durò effettivamente 70 anni come predetto nella Bibbia? Ephraim Stern, uno dei maggiori archeologi israeliani, a proposito dei territori dell’antico popolo di Israele ha osservato: “Dal 604 al 538 a.E.V. c’è un vuoto archeologico, non si trova più nessuna prova indicante che la zona fosse abitata. In tutto quel periodo, delle città rase al suolo dai babilonesi non ne fu ripopolata nemmeno una”. Questo intervallo di tempo durante il quale nessuno tornò ad abitare nei territori conquistati si colloca proprio nel periodo dell’esilio degli ebrei a Babilonia durato dal 607 al 537 a.E.V. — 2 Cronache 36:20, 21.

● Le antiche nazioni della Mesopotamia scrivevano sull’argilla. Ne è un esempio il cosiddetto “Cilindro di Ciro”, che risale all’incirca al 539 a.E.V., lo stesso anno in cui il re Ciro di Persia rovesciò l’impero babilonese. Sul cilindro si trova un’iscrizione che dice: “Io sono Ciro, . . . re di Babilonia”. L’iscrizione prosegue: “Ho restituito a [certe già menzionate] città sacre sull’altra riva del Tigri, i cui santuari erano in rovina da molto tempo, le immagini che (solevano) dimorarvi e stabilii per quelle santuari permanenti. Ho (inoltre) radunato tutti (i precedenti) abitanti e (a quelli) ho restituito le loro abitazioni”.

Questa fonte extrabiblica concorda con la profezia secondo cui gli esuli ebrei sarebbero stati rimpatriati. Questa profezia era stata messa per iscritto con circa 200 anni di anticipo.

wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/102012208#h=14:0-17:0
30/01/2021 14:23
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
ארמאנדו אלבנו, 21/01/2021 01:49:

La lettera di Geremia (capitolo 29) fu inviata agli esiliati deportati 11 anni prima della distruzione di Gerusalemme. Lo scopo della lettera era confortare quelli che già si trovavano a Babilonia ancor prima della distruzione del tempio. Il loro esilio già era in atto e il profeta li conforta dicendo che sarebbero stati liberati quando Babilonia finirà di dominare per 70 anni. Non riesco proprio a capire come quella lettera poteva essere di conforto per loro se Geremia stesse dicendo loro che i 70 anni dovevano ancora cominciare.



forse non sono stato chiaro e me ne scuso. La mia domanda è (che poi è la stessa dell'obiezione sollevata nel trafiletto quotato):Poteva questa lettera riportata nel capitolo 29 confortare gli israeliti già esiliati a Babilonia se i settant'anni dovevano ancora iniziare dopo altri 11 anni? Poteva solo essere di conforto se i settant'anni erano già in corso...o no?
30/01/2021 21:31
 
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Kalillo, 1/30/2021 2:23 PM:



forse non sono stato chiaro e me ne scuso. La mia domanda è (che poi è la stessa dell'obiezione sollevata nel trafiletto quotato):Poteva questa lettera riportata nel capitolo 29 confortare gli israeliti già esiliati a Babilonia se i settant'anni dovevano ancora iniziare dopo altri 11 anni? Poteva solo essere di conforto se i settant'anni erano già in corso...o no?



Caro Kalillo,

In realtà c'erano già stata diverse deportazioni di Israeliti verso Babilonia.

Il "nostro" Persicacia, usando la "nostra" datazione, dice:

"Giuda. Nel 617 a.E.V. il re Nabucodonosor portò in esilio a Babilonia la corte del re e gli uomini preminenti di Giuda. (2Re 24:11-16) Circa dieci anni dopo, nel 607 a.E.V., quando Gerusalemme cadde nelle mani dei babilonesi, Nebuzaradan, capo della guardia del corpo babilonese, portò con sé in Babilonia la maggioranza dei superstiti e dei disertori giudei, esilio dal quale 70 anni dopo fece ritorno solo un piccolo rimanente. — 2Re 25:11; Ger 39:9; Isa 10:21, 22; vedi CATTIVITÀ."

Quindi già 10 anni prima della distruzione della città e del tempio c'era stata una prima deportazione in esilio a Babilonia.
Ne facevano parte "gli uomini preminenti" tra cui probabilmente anche Daniele e i gli altri tre giovani ebrei citati con lui.


Simon
31/01/2021 13:56
 
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Encyclopedia Britannica (1990 edition, Volume 1, p. 771.

Molti studiosi citano il 597 A.C. come data della prima deportazione, poiché in quell'anno KingIoiachin fu deposto e apparentemente mandato in esilio con la sua famiglia, la sua corte e migliaia di lavoratori. Altri dicono che la prima deportazione seguì la distruzione di Gerusalemme da parte diNebuchadrezzar nel 586; in tal caso, gli ebrei furono tenuti in cattività babilonese per 48 anni. Tra coloro che accettano una tradizione (Geremia 29:10) che l'esilio durò 70 anni, alcuni scelgono le date dal 608 al 538, altri dal 586 al 516 circa (l'anno in cui il tempio ricostruito fu dedicato a Gerusalemme).

www.britannica.com/event/Babylonian-Captivity
31/01/2021 14:37
 
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