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Argo.50
00domenica 31 dicembre 2023 10:42
Dal 01/01/24 al 31/12/24



  
   

Argo.50
00lunedì 1 gennaio 2024 00:19
Lunedì 1º gennaio
Vi mando Timoteo, dato che è mio amato e fedele figlio nel Signore (1 Cor. 4:17)
Cosa rendeva Timoteo un prezioso servitore di Geova? Le sue bellissime qualità (Filip. 2:19-22). Dalla descrizione che l’apostolo Paolo fece di Timoteo comprendiamo che era una persona umile, leale, diligente e affidabile. Si interessava profondamente dei fratelli. Per questo Paolo gli voleva bene e non esitò ad affidargli incarichi impegnativi. Allo stesso modo, se coltiviamo qualità che piacciono a Geova, lui ci vorrà bene e noi saremo più utili alla congregazione (Sal. 25:9; 138:6). Quindi riflettiamo in preghiera per capire quali aspetti della nostra personalità dovremmo migliorare. Poi scegliamo una qualità su cui vorremmo lavorare. Forse dobbiamo coltivare più empatia. O forse dobbiamo essere più pacifici e pronti a perdonare. Una cosa che può tornarci utile è chiedere suggerimenti su come migliorare a un amico di cui ci fidiamo (Prov. 27:6). w22.04 23 parr. 4-5
Esaminiamo le Scritture ogni giorno del 2024
Argo.50
00martedì 2 gennaio 2024 00:13
Martedì 2 gennaio
Ciascuno esamini il proprio operato (Gal. 6:4)
Geova vuole che siamo felici. E lo sappiamo perché la gioia è un aspetto del frutto del suo spirito santo (Gal. 5:22). Dato che c’è più felicità nel dare che nel ricevere, proviamo un’immensa gioia quando siamo impegnati il più possibile nel ministero cristiano e aiutiamo i nostri fratelli in vari modi (Atti 20:35). Come indica la scrittura di oggi, l’apostolo Paolo menzionò due fattori che ci aiutano a continuare a provare gioia. Primo, dovremmo avere l’obiettivo di dare a Geova il meglio di noi stessi. Se lo facciamo, saremo senz’altro felici (Matt. 22:36-38). Secondo, non dovremmo paragonarci con gli altri. Dovremmo essere grati a Geova per quello che salute, capacità acquisite e doti naturali ci permettono di fare. E se sotto qualche aspetto gli altri riescono meglio di noi, dovremmo essere contenti che stiano usando le loro capacità per lodare Geova. w22.04 10 parr. 1-2
Esaminiamo le Scritture ogni giorno del 2024
Argo.50
00mercoledì 3 gennaio 2024 00:10
Mercoledì 3 gennaio
La vostra liberazione si avvicina (Luca 21:28)
La fine della falsa religione arriverà all’improvviso, cogliendo il mondo di sorpresa (Riv. 18:8-10). La distruzione di Babilonia la Grande avrà un profondo impatto sul mondo e potrebbe causare grandi difficoltà. Ma noi che serviamo Dio avremo almeno due motivi per essere felici: questo nemico che da tanto tempo si oppone a Geova sarà stato distrutto per sempre, e la nostra liberazione da questo sistema di cose malvagio sarà più vicina che mai. Daniele profetizzò che “la vera conoscenza” sarebbe diventata “abbondante”. Ed è stato proprio così. Abbiamo compreso sempre meglio le profezie riguardo ai nostri giorni (Dan. 12:4, 9, 10). L’accuratezza di queste profezie ci fa provare riverenza e rispetto per Geova e per la sua Parola ispirata (Isa. 46:10; 55:11). Continuiamo quindi a rafforzare la nostra fede studiando in modo approfondito le Scritture e aiutando altri a stringere un’amicizia con Dio. Se riponiamo completa fiducia in Geova, lui ci custodirà e ci darà “pace durevole” (Isa. 26:3). w22.07 6-7 parr. 16-17
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00giovedì 4 gennaio 2024 00:23
Giovedì 4 gennaio
Li radunarono nel luogo che in ebraico si chiama Armaghedon (Riv. 16:16)
Grazie al libro di Rivelazione sappiamo che in cielo il Regno di Dio ha iniziato a governare e Satana è stato cacciato (Riv. 12:1-9). Questo ha garantito pace nei cieli, ma ha creato grossi problemi a quelli che servono Geova sulla terra, perché Satana ha concentrato la sua rabbia su di loro (Riv. 12:12, 15, 17). Come possiamo rimanere fedeli di fronte agli attacchi di Satana? (Riv. 13:10). Una delle cose che ci aiuteranno è sapere cosa succederà in futuro. Nel libro di Rivelazione, ad esempio, l’apostolo Giovanni parla di alcune benedizioni che presto riceveremo. Tra queste ci sarà la distruzione dei nemici di Dio. Nel primo versetto di Rivelazione leggiamo che le cose di cui si parla in questo libro vengono presentate “in segni”, cioè utilizzando un linguaggio simbolico (Riv. 1:1). w22.05 8 parr. 1-3
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00venerdì 5 gennaio 2024 00:12
Venerdì 5 gennaio
Nella parte finale dei giorni ti condurrò contro il mio paese, perché le nazioni mi conoscano quando per mezzo tuo, o Gog, mi santificherò davanti ai loro occhi (Ezec. 38:16)
La ferma posizione dei fedeli servitori di Geova scatenerà la rabbia dei suoi nemici e porterà una coalizione di nazioni ad attaccare i servitori di Dio in tutto il pianeta. Le profezie della Bibbia parlano di questa brutale aggressione come dell’attacco di Gog di Magog (Ezec. 38:14, 15). Come reagirà Geova a questo feroce attacco? È lui stesso a dircelo: “Il mio grande furore divamperà” (Ezec. 38:18, 21-23). Nel capitolo 19 di Rivelazione si legge cosa succederà a quel punto. Geova manderà Gesù per difendere i Suoi servitori e sconfiggere i nemici. A questo contrattacco parteciperanno anche “gli eserciti del cielo”: gli angeli fedeli insieme ai 144.000 (Riv. 17:14; 19:11-15). Come risultato, tutti gli esseri umani che si oppongono a Geova, insieme alle loro organizzazioni, saranno annientati (Riv. 19:19-21). w22.05 17 parr. 9-10
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00sabato 6 gennaio 2024 00:28
Sabato 6 gennaio
Io susciterò ostilità fra te e la donna (Gen. 3:15)
Poco dopo che Adamo ed Eva ebbero peccato, Geova diede una speranza ai loro discendenti attraverso una straordinaria profezia. Quello che disse è riportato in Genesi 3:15: “Io susciterò ostilità fra te e la donna, e fra la tua discendenza e la discendenza di lei. Lui ti schiaccerà la testa e tu lo colpirai al calcagno”. Questa profezia compare nel primo libro della Bibbia, eppure in un modo o nell’altro tutti gli altri libri biblici vi si collegano. Proprio come il dorso di un libro tiene unite tutte le pagine, le parole riportate in Genesi 3:15 tengono uniti tutti i libri della Bibbia dando vita a un unico messaggio, e cioè che sarebbe stato inviato un Liberatore per distruggere il Diavolo e tutti i suoi malvagi sostenitori. Per chi ama Geova questa sarà davvero una grande benedizione! Uno studio della Bibbia ci aiuterà a capire come si adempie questa profezia e quali benefici possiamo trarne. w22.07 14 parr. 1-3
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00domenica 7 gennaio 2024 00:08
Domenica 7 gennaio
È Geova che dà sapienza (Prov. 2:6)
Chiedete a Geova di darvi la sapienza di cui avete bisogno per aiutare i vostri figli ad amarlo (Giac. 1:5). Lui è la persona più qualificata per dare consigli, e per tantissimi motivi. Per esempio, Geova è il genitore con più esperienza in assoluto (Sal. 36:9). E inoltre i suoi consigli sono i migliori che si possano trovare (Isa. 48:17). Tramite la sua Parola e la sua organizzazione, Geova vi dà cibo spirituale in abbondanza che può esservi utile per far nascere nei vostri figli l’amore per Geova (Matt. 24:45). Per esempio potete trovare ottimi consigli nella serie di articoli “Aiuto per la famiglia”, che per diversi anni è stata pubblicata in Svegliatevi! e che ora si trova sul nostro sito, jw.org. Lì ci sono anche interviste e altri video che possono aiutare i genitori a crescere i loro figli seguendo la guida di Geova (Prov. 2:4, 5). w22.05 27 parr. 4-5
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00lunedì 8 gennaio 2024 00:13
Lunedì 8 gennaio
Se tu tenessi conto degli errori, o Iah, chi potrebbe stare in piedi? (Sal. 130:3)
Geova è davvero l’unico nell’universo che perdona in modo perfetto. Primo, è sempre pronto a perdonare. Secondo, conosce tutto di noi; sa perfettamente come siamo fatti ed è nella posizione migliore per capire se siamo davvero pentiti. E terzo, quando perdona, Geova dà per così dire un colpo di spugna: per lui è come se non avessimo mai peccato. Questo ci permette di avere una coscienza pulita e la sua approvazione. Naturalmente finché saremo imperfetti continueremo a sbagliare. Ci danno grande conforto però le parole che si trovano in Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 2, pagina 546: “Poiché Geova tiene misericordiosamente conto della debolezza carnale dei suoi servitori, essi non devono provare continuo rimorso per gli errori dovuti all’imperfezione innata (Sal. 103:8-14; 130:3). Se in coscienza camminano nelle vie di Dio, possono essere gioiosi (Filip. 4:4-6; 1 Giov. 3:19-22)”. w22.06 7 parr. 18-19
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00martedì 9 gennaio 2024 00:21
Martedì 9 gennaio
Sarete portati davanti a re e governatori a causa del mio nome (Luca 21:12)
La paura dell’opposizione da parte dei governi non è l’unica arma che Satana usa. Quando conoscono la verità, alcuni hanno più paura di quello che penseranno i loro familiari che di subire violenza fisica. Vogliono loro molto bene e desiderano che imparino a conoscere Geova e ad amarlo. Stanno male quando li sentono parlare in modo irrispettoso di lui e dei suoi servitori. È vero che in certi casi alcuni familiari che all’inizio si opponevano alla verità l’hanno poi accettata. Cosa faremmo però se i nostri familiari, a motivo della nostra fede, decidessero di tagliare i ponti con noi? Possiamo trovare conforto nelle splendide parole di Salmo 27:10. Se pensiamo a quanto Geova ci ama, non avremo paura di fronte all’opposizione e avremo fiducia che lui ci ricompenserà per la nostra perseveranza. Geova si prenderà cura di noi dal punto di vista fisico, emotivo e spirituale molto meglio di chiunque altro. w22.06 16-17 parr. 11-13
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00mercoledì 10 gennaio 2024 00:08
Mercoledì 10 gennaio
Cristo soffrì per voi, lasciandovi un modello, affinché seguiate attentamente le sue orme (1 Piet. 2:21)
Mentre svolgeva il suo ministero, Gesù fu accusato ingiustamente di eccedere con l’alcol, di essere un ghiottone, di agire per conto del Diavolo, di infrangere la legge del Sabato e addirittura di essere un bestemmiatore (Matt. 11:19; 26:65; Luca 11:15; Giov. 9:16). Gesù però non rispose a tono. Come Gesù, anche noi non dovremmo mai rispondere con asprezza quando veniamo trattati male (1 Piet. 2:22, 23). Naturalmente in questi casi non è facile trattenersi (Giac. 3:2). Cosa può aiutarci a farlo? Quando nel ministero qualcuno ci risponde male, cerchiamo di vedere oltre. Un fratello che si chiama Sam dice: “Cerco di concentrarmi sul fatto che quella persona ha bisogno di conoscere la verità e può cambiare”. A volte una persona è arrabbiata semplicemente perché noi siamo arrivati in un brutto momento. Di fronte a una persona irritata possiamo fare una breve preghiera in cui chiediamo a Geova di aiutarci a restare calmi e a non dire niente di poco gentile o irrispettoso. w22.04 6 parr. 8-9
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00giovedì 11 gennaio 2024 00:24
Giovedì 11 gennaio
Avvicinatevi a Dio (Giac. 4:8)
Un modo importante in cui aiutare i figli ad avvicinarsi a Geova è studiare la Bibbia con loro (2 Tim. 3:14-17). La Bibbia però rivela anche un altro modo in cui i giovani possono imparare qualcosa su Geova. Nel libro di Proverbi si legge di un padre che, a quanto pare, incoraggia suo figlio a non perdere mai di vista le qualità di Geova riflesse nella creazione (Prov. 3:19-21). Genitori, probabilmente vi piace passare del tempo all’aperto con i vostri figli. Usate quel tempo per aiutarli a mettere in relazione le “cose che [Geova] ha fatto” con le sue meravigliose qualità (Rom. 1:20). Pensate a come Gesù si servì della creazione per insegnare. In un’occasione disse ai suoi discepoli di osservare i corvi e i gigli (Luca 12:24, 27-30). Insegnò ai discepoli qualcosa di importante riguardo alla generosità e alla bontà del loro Padre celeste: Geova nutre e veste i suoi fedeli servitori proprio come fa con i corvi e i fiori. w23.03 20-21 parr. 1-4
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00venerdì 12 gennaio 2024 00:11
Venerdì 12 gennaio
Qualunque cosa chiederete nel mio nome, io la farò, così che il Padre sia glorificato per mezzo del Figlio (Giov. 14:13)
Dovremmo ringraziare Geova del fatto che possiamo rivolgerci a lui attraverso suo Figlio. Gesù è il mezzo che Geova usa per darci quello che gli chiediamo. Quando le preghiere gli vengono rivolte nel nome di Gesù, Geova le ascolta e risponde, e in più perdona i nostri peccati sulla base del sacrificio di riscatto di Gesù (Rom. 5:1). Le Scritture parlano di Gesù come del nostro “sommo sacerdote [...] seduto alla destra del trono della Maestà nei cieli” (Ebr. 8:1). Gesù è il nostro “soccorritore presso il Padre” (1 Giov. 2:1). Siamo tanto grati che Geova abbia provveduto un Sommo Sacerdote che ci capisce, che comprende le nostre debolezze e che “intercede per noi” (Rom. 8:34; Ebr. 4:15). Senza il sacrificio di Gesù non saremmo stati nella condizione di poterci rivolgere a Geova in preghiera. Non potremmo mai trovare le parole per esprimere pienamente a Geova la nostra gratitudine per il regalo che ci ha fatto, il suo prezioso Figlio! w22.07 23 parr. 10-12
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00sabato 13 gennaio 2024 00:11
Sabato 13 gennaio
Chi è fidato mantiene il riserbo (Prov. 11:13)
Una persona fidata si impegna per mantenere le promesse e dice la verità (Sal. 15:4). Gli altri sanno che possono fidarsi di lei. Noi vogliamo che i nostri fratelli e le nostre sorelle ci considerino persone di cui possano fidarsi. Non possiamo costringere gli altri a fidarsi di noi. La fiducia va guadagnata. La fiducia si potrebbe paragonare ai soldi: guadagnarli è molto difficile, perderli invece è facile. Senza dubbio Geova si è guadagnato la nostra fiducia. “Tutte le sue opere rivelano fedeltà” (Sal. 33:4). E Geova si aspetta che noi lo imitiamo (Efes. 5:1). Siamo davvero grati che Geova ci abbia attirato nella sua famiglia, che è composta di persone che mostrano amore e sono degne di fiducia. È della massima importanza che ciascuno di noi cerchi di guadagnarsi la fiducia dei fratelli e delle sorelle. Questa è una seria responsabilità. Se ci impegniamo per mostrare amore, umiltà, discernimento, onestà e autocontrollo, favoriremo un clima di fiducia nella nostra congregazione. Siamo decisi a imitare il nostro Dio, Geova, e a continuare a dimostrarci persone fidate. w22.09 8 parr. 1-2; 13 par. 17
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00domenica 14 gennaio 2024 00:17
Domenica 14 gennaio
L’occhio di Geova è su quelli che lo temono (Sal. 33:18)
Anche se facciamo parte di una grande famiglia spirituale, a volte possiamo sentirci soli. Forse lottiamo contro sentimenti negativi, e magari pensiamo di essere da soli a combattere contro questi sentimenti. Geova non vorrebbe mai vederci soffrire così. Pensiamo a come agì con il profeta Elia. Prima di tutto lo incoraggiò a esprimersi, infatti gli chiese due volte: “Che fai qui, Elia?” (1 Re 19:9, 13). Quando Elia espresse i suoi sentimenti, Geova ascoltò. Poi assicurò a Elia che nel paese c’erano tanti altri che come lui praticavano la pura adorazione (1 Re 19:11, 12, 18). Dopo essersi confidato con Geova e aver sentito la sua risposta, Elia provò sicuramente un grande sollievo. Inoltre, Geova diede a Elia alcuni incarichi importanti: ungere Azael come re sulla Siria, Ieu come re su Israele ed Eliseo come profeta (1 Re 19:15, 16). Affidandogli questi incarichi, Geova lo aiutò a concentrarsi su cose positive. Gli diede anche qualcuno che stesse al suo fianco, Eliseo. w22.08 8 par. 3; 9 par. 5
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00lunedì 15 gennaio 2024 00:11
Lunedì 15 gennaio
Continuate a incoraggiarvi e a edificarvi a vicenda (1 Tess. 5:11)
La vostra congregazione ha mai partecipato a un progetto di costruzione o ristrutturazione della Sala del Regno? In questo caso sicuramente vi ricordate cosa avete provato alla prima adunanza nella nuova struttura. Eravate così grati a Geova e talmente commossi che forse a malapena siete riusciti a cantare il cantico iniziale. Costruendo belle Sale del Regno diamo lode a Geova. Ma gli diamo ancora più lode quando partecipiamo a un’altra opera di costruzione, che riguarda qualcosa di più prezioso degli edifici letterali: edificare le persone che si riuniscono in quei luoghi di adorazione. L’apostolo Paolo aveva in mente questa simbolica opera di costruzione quando scrisse le parole della scrittura di oggi. Sapeva come edificare i suoi compagni di fede e ci ha dato un ottimo esempio al riguardo. Provava empatia per loro. Possiamo seguire il suo esempio ed edificare così i nostri fratelli e le nostre sorelle (1 Cor. 11:1). w22.08 20 parr. 1-2
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00martedì 16 gennaio 2024 00:12
Martedì 16 gennaio
Camminate in modo degno di Geova (Col. 1:10)
Un cristiano che vuole essere considerato giusto da Geova deve sempre comportarsi onestamente in ambito lavorativo. Inoltre, chi è giusto ama la giustizia, quindi soffre quando vede che qualcuno viene trattato ingiustamente. E tiene conto del punto di vista di Geova quando prende decisioni, “così da [...] piacergli pienamente”. La Bibbia descrive Geova come la Fonte della giustizia. È per questo che viene chiamato “la dimora della giustizia” (Ger. 50:7). Essendo il Creatore, Geova è l’unico che ha il diritto di stabilire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. La sua idea di giusto e sbagliato è di gran lunga superiore alla nostra (Prov. 14:12; Isa. 55:8, 9). Comunque, noi siamo stati creati a sua immagine, quindi siamo in grado di vivere nel rispetto delle sue giuste norme (Gen. 1:27). E ci piace tanto farlo. L’amore per il nostro Padre celeste ci spinge a imitarlo al meglio delle nostre possibilità (Efes. 5:1). w22.08 27 parr. 5-6
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00mercoledì 17 gennaio 2024 00:07
Mercoledì 17 gennaio
Comprendete qual è la volontà di Geova (Efes. 5:17)
Quando siamo preoccupati o scoraggiati forse sentiamo il bisogno di evadere in qualche modo dai nostri problemi. Ed è comprensibile, ma dobbiamo stare attenti a non arrivare a fare cose che Geova odia (Efes. 5:10-12, 15, 16). Nella lettera che scrisse ai filippesi l’apostolo Paolo esortò i cristiani a continuare a considerare le cose “giuste”, “caste”, “amabili” e “virtuose” (Filip. 4:8). Anche se Paolo non stava parlando nello specifico dello svago, quello che scrisse dovrebbe influire sulle scelte che facciamo in questo campo. Proviamo a leggere questo versetto sostituendo la parola “cose” con “canzoni”, “film”, “libri” o “videogiochi”. Questo può aiutarci a capire quali cose potrebbero essere in linea con il punto di vista di Geova e quali no. Noi vogliamo fare in modo che la nostra vita sia in armonia con le alte norme di Geova (Sal. 119:1-3). w22.10 9 parr. 11-12
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00giovedì 18 gennaio 2024 00:28
Giovedì 18 gennaio
Sapeva cosa c’era nell’uomo (Giov. 2:25)
Prima di morire alcuni “ingiusti” hanno praticato cose orribili, ignobili; quindi avranno bisogno che qualcuno insegni loro come vivere nel rispetto delle giuste norme di Geova. Perché questo avvenga, il Regno di Dio organizzerà il più grande programma di istruzione di tutta la storia umana. Chi istruirà gli ingiusti? I componenti della grande folla e i giusti che verranno risuscitati. Perché i loro nomi vengano scritti nel libro della vita, gli ingiusti dovranno stringere un’amicizia con Geova e dedicare la loro vita a lui. Gesù Cristo e quelli che giudicheranno con lui osserveranno con grande interesse il modo in cui tutti gli ingiusti reagiranno all’aiuto che sarà loro offerto (Riv. 20:4). Chi rifiuterà questo aiuto non potrà continuare a vivere, “anche se avrà cent’anni” (Isa. 65:20). Geova e Gesù possono leggere il cuore e non permetteranno a nessuno di causare rovina nel nuovo mondo (Isa. 11:9; 60:18; 65:25). w22.09 17 parr. 11-12
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00venerdì 19 gennaio 2024 00:28
Venerdì 19 gennaio
Ognuno sia sottomesso alle autorità superiori (Rom. 13:1)
In questo versetto l’espressione “autorità superiori” si riferisce ai governanti umani, che hanno potere sulle persone. I cristiani sono sottomessi a queste autorità secolari, che mantengono l’ordine pubblico, fanno rispettare la legge e a volte intervengono anche in difesa dei servitori di Geova (Riv. 12:16). Per questo abbiamo l’obbligo di pagare le tasse e i tributi e di dare a queste autorità il rispetto e l’onore che richiedono (Rom. 13:7). Comunque i governi hanno autorità solo perché Geova permette loro di averla. Gesù fece capire chiaramente questo principio quando venne interrogato dal governatore romano Ponzio Pilato. Quando Pilato gli disse che aveva l’autorità di decidere della sua vita o della sua morte, Gesù gli rispose: “Se non ti fosse stata concessa dall’alto, non avresti nessuna autorità su di me” (Giov. 19:11). Come nel caso di Pilato, anche oggi l’autorità dei governanti umani e dei politici è limitata. w22.10 14 par. 6
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Argo.50
00sabato 20 gennaio 2024 00:21
Sabato 20 gennaio
I malvagi non ci saranno più (Sal. 37:10)
Il re Davide fu ispirato a scrivere come sarebbe stata la vita quando un futuro re saggio e fedele sarebbe salito al trono (Sal. 37:10, 11, 29). Spesso leggiamo Salmo 37:11 quando parliamo ad altri del Paradiso futuro. E ne abbiamo tutte le ragioni, perché Gesù citò questo passo nel Discorso della Montagna, indicando che avrebbe avuto un adempimento futuro (Matt. 5:5). Ma le parole di Davide rivelavano anche come sarebbe stata la vita ai giorni del re Salomone. Nel periodo in cui Salomone regnò in Israele, il popolo di Dio ebbe pace e prosperità in una terra in cui “[scorrevano] latte e miele”. Dio aveva detto: “Se continuerete a seguire i miei decreti [...] porterò la pace nel paese, e quando vi coricherete nessuno vi spaventerà” (Lev. 20:24; 26:3, 6). Quelle promesse si realizzarono durante il regno di Salomone (1 Cron. 22:9; 29:26-28). Le parole riportate in Salmo 37:10, 11, 29 ebbero un adempimento in passato e ne avranno uno anche in futuro. w22.12 10 par. 8
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Argo.50
00domenica 21 gennaio 2024 00:17
Domenica 21 gennaio
Quelli che tengono stretta [la sapienza] saranno dichiarati felici (Prov. 3:18)
Noi veri cristiani dobbiamo seguire le istruzioni. Nella Bibbia troviamo questo utile principio: “Mediante la saggia guida combatterai la tua guerra, e con molti consiglieri si ottiene la vittoria” (Prov. 24:6, nt.). Pensiamo a come questo principio ci aiuta a svolgere meglio l’opera di predicazione e insegnamento. Piuttosto che svolgere il ministero a modo nostro, cerchiamo di seguire i suggerimenti che ci vengono dati. Per esempio riceviamo suggerimenti saggi alle nostre adunanze, dove fratelli esperti fanno discorsi e dimostrazioni per addestrarci. Inoltre l’organizzazione di Geova provvede strumenti utili (pubblicazioni e video) che possono aiutare le persone a capire la Bibbia. Siamo davvero grati dei saggi consigli che troviamo nella Parola di Dio! Come sarebbe la nostra vita se non fosse per questi consigli? Mostriamoci sempre determinati ad agire sulla base della sapienza che Geova ci provvede (Prov. 3:13-17). w22.10 23 parr. 18-19
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00lunedì 22 gennaio 2024 00:37
Lunedì 22 gennaio
Come sono dolci al mio palato le tue parole, più del miele per la mia bocca! (Sal. 119:103)
Per nutrirci in senso fisico dobbiamo mangiare cibo letterale e digerirlo. Per nutrirci in senso spirituale dobbiamo studiare la Parola di Dio e meditarci su. Geova vuole che assimiliamo la sua Parola. Possiamo farlo attraverso la preghiera, la lettura e la meditazione. Innanzitutto preghiamo per preparare il nostro cuore a ricevere i pensieri di Dio. Poi leggiamo un passo biblico. Dopo ci fermiamo per meditare, per riflettere attentamente su quello che abbiamo letto. Quale sarà il risultato? Più mediteremo, più il nostro cuore simbolico assimilerà la Parola di Dio. Perché è di importanza vitale leggere la Bibbia e meditarci su? Perché farlo ci dà la forza interiore di cui abbiamo bisogno per predicare il messaggio del Regno ora e ci darà la forza di dichiarare l’energico messaggio di giudizio che potremmo dover predicare nel prossimo futuro. Inoltre quando meditiamo sulle belle qualità di Geova la nostra amicizia con lui diventa sempre più forte. w22.11 6-7 parr. 16-17
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00martedì 23 gennaio 2024 00:24
Martedì 23 gennaio
Grazie a questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avrete amore fra voi (Giov. 13:35)
Gesù fece capire che non solo i suoi discepoli, ma anche altri avrebbero riconosciuto i veri cristiani dall’amore altruistico che si sarebbero mostrati. E l’amore che c’è tra i componenti della congregazione cristiana è straordinario. Ma i Testimoni di Geova non sono perfetti (1 Giov. 1:8). Quindi, più conosciamo i fratelli e le sorelle della congregazione, più è probabile che noteremo i loro difetti (Rom. 3:23). Triste a dirsi, alcuni hanno lasciato che i difetti degli altri li portassero ad allontanarsi da Geova. In che modo Gesù mostrò amore ai suoi apostoli? Come si può imitare l’esempio di Gesù oggi? Noi Testimoni facciamo bene a riflettere sulle risposte a queste domande. Questo può aiutarci a mostrare amore in modo più completo, soprattutto quando abbiamo a che fare con i difetti degli altri (Efes. 5:2). w23.03 26-27 parr. 2-4
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Argo.50
00mercoledì 24 gennaio 2024 00:33
Mercoledì 24 gennaio
Con chi è leale tu ti mostri leale (Sal. 18:25)
Man mano che la fine di questo sistema di cose si avvicina, possiamo aspettarci di affrontare difficoltà all’interno della congregazione. Queste difficoltà possono mettere alla prova la nostra lealtà a Geova. Quindi manteniamoci assennati. Se pensiamo di essere stati trattati male da un compagno di fede non facciamoci prendere dall’amarezza. Se veniamo disciplinati guardiamo oltre l’imbarazzo, accettiamo i consigli e facciamo i necessari cambiamenti. E quando l’organizzazione di Geova fa dei cambiamenti che influiscono su di noi a livello personale, accettiamoli di buon grado e ubbidiamo. Quando la nostra lealtà viene messa alla prova, continuiamo a fidarci di Geova e della sua organizzazione. Rimaniamo calmi, pensiamo con lucidità e vediamo le cose dal punto di vista di Geova. Preghiamo Geova per avere aiuto. E non isoliamoci dalla congregazione. Allora, qualunque cosa succeda, Satana non riuscirà a separarci da Geova e dalla sua organizzazione (Giac. 4:7). w22.11 24-25 parr. 14-16
Esaminiamo le Scritture ogni giorno del 2024
Argo.50
00giovedì 25 gennaio 2024 00:09
Giovedì 25 gennaio
Abbiate amore per tutti i fratelli nella fede (1 Piet. 2:17)
Gli anziani aiutano i fratelli a prepararsi prima che si verifichi un disastro. Si assicurano che nella congregazione tutti sappiano cosa fare per mettersi al sicuro e contattarli. E noi cosa possiamo fare? Se nella nostra zona si verifica un disastro chiediamo agli anziani come possiamo essere d’aiuto. Magari potremmo temporaneamente mettere un alloggio a disposizione di chi ha dovuto lasciare la propria casa o dei volontari delle costruzioni. Forse siamo in grado di portare cibo e altri generi di prima necessità ai proclamatori che ne hanno bisogno. Se un disastro si verifica in una zona più lontana, possiamo comunque dare una mano. Come? Pregando per chi è stato colpito dal disastro (2 Cor. 1:8-11). Forse siamo in grado di sostenere economicamente le operazioni di soccorso facendo delle donazioni a favore dell’opera mondiale (2 Cor. 8:2-5). Se abbiamo la possibilità di andare nella zona colpita dal disastro, chiediamo agli anziani come possiamo renderci disponibili. Se verremo invitati come volontari, molto probabilmente riceveremo l’addestramento necessario per essere impiegati quando e dove ci sarà più bisogno di noi. w22.12 24 par. 8; 25 parr. 11-12
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Argo.50
00venerdì 26 gennaio 2024 00:23
Venerdì 26 gennaio
Non avete subìto nessuna tentazione che non abbiano subìto anche altri uomini (1 Cor. 10:13)
Questa affermazione era rivolta a cristiani, uomini e donne, che vivevano a Corinto. Alcuni erano stati adulteri, omosessuali o ubriaconi (1 Cor. 6:9-11). Dopo il battesimo quei cristiani non ebbero più nessun desiderio sbagliato? Non è possibile. È vero che quei fratelli erano tutti cristiani unti, ma erano comunque esseri umani imperfetti e sicuramente di tanto in tanto dovevano lottare contro desideri sbagliati. Questo dovrebbe incoraggiarci, perché dimostra che, indipendentemente da quale sia il desiderio contro cui stiamo lottando, altri hanno combattuto la stessa battaglia e ce l’hanno fatta. Senza dubbio possiamo rimanere “saldi nella fede, sapendo che tutti i [nostri] fratelli nel mondo stanno affrontando lo stesso tipo di sofferenze” (1 Piet. 5:9). w23.01 12 par. 15
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Argo.50
00sabato 27 gennaio 2024 00:06
Sabato 27 gennaio
Nel mondo soffrirete, ma fatevi coraggio! Io ho vinto il mondo (Giov. 16:33)
Gesù chiese a Geova di custodire i suoi discepoli (Giov. 17:11). Perché questo ci dà coraggio? Perché Geova è più forte di qualunque nostro nemico (1 Giov. 4:4). A lui non sfugge niente. Siamo sicuri che se confidiamo in Geova possiamo superare i nostri timori e avere coraggio. Forse a volte ci sentiamo in imbarazzo all’idea di far sapere che siamo testimoni di Geova. Oppure stiamo rimandando la decisione di diventare proclamatori o di battezzarci perché ci preoccupiamo di quello che potrebbero pensare gli altri. Non permettiamo a sentimenti di questo tipo di impedirci di fare quello che sappiamo essere giusto. Preghiamo sentitamente Geova. Chiediamogli di darci il coraggio necessario per fare la sua volontà. Man mano che vedremo come Geova risponde alle nostre preghiere diventeremo più forti e più coraggiosi (Isa. 41:10, 13). w23.01 29 par. 12; 30 par. 14
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Argo.50
00domenica 28 gennaio 2024 00:26
Domenica 28 gennaio
Non avete letto? (Matt. 12:3)
Gesù fece la domanda “non avete letto?” per smascherare la visione distorta che i farisei avevano delle Scritture (Matt. 12:1-7). In quell’occasione i farisei affermarono che i discepoli di Gesù avevano violato la legge sul Sabato. In risposta Gesù fece riferimento a due esempi tratti dalle Scritture e citò Osea per dimostrare che i farisei non avevano capito il senso della legge sul Sabato e quindi non mostravano misericordia. Perché quegli uomini non venivano modellati dalla Parola di Dio anche se la leggevano? Perché leggevano con uno spirito critico e orgoglioso. Quell’atteggiamento impediva loro di capire il senso di ciò che leggevano (Matt. 23:23; Giov. 5:39, 40). È interessante notare anche Matteo 19:4-6, dove Gesù fece ai farisei la stessa domanda: “Non avete letto?” Anche se avevano letto il racconto della creazione, avevano tralasciato quello che il racconto insegnava riguardo al punto di vista di Dio sul matrimonio. Dalle parole di Gesù impariamo che dobbiamo leggere la Bibbia con il giusto atteggiamento. A differenza dei farisei, dobbiamo essere sinceri e disposti a imparare. w23.02 12 parr. 12-13
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Argo.50
00lunedì 29 gennaio 2024 00:26
Lunedì 29 gennaio
La capacità di riflettere veglierà su di te (Prov. 2:11)
La Legge che Geova diede alla nazione d’Israele includeva istruzioni che servivano a evitare incidenti gravi in casa e al lavoro (Eso. 21:28, 29; Deut. 22:8). Chi causava involontariamente la morte di qualcuno andava incontro a serie conseguenze (Deut. 19:4, 5). La Legge richiedeva che venisse punito anche chi provocava involontariamente un danno a un bambino non ancora nato (Eso. 21:22, 23). Dalle Scritture capiamo chiaramente che Geova vuole che facciamo tutto in sicurezza. Dimostriamo di apprezzare il dono della vita prestando sempre attenzione alla sicurezza, sia in casa che sul lavoro. Smaltiamo in modo sicuro oggetti taglienti, prodotti chimici e medicine, e teniamo queste cose lontano dalla portata dei bambini. Stiamo molto attenti quando usiamo fiamme libere, liquidi ad alta temperatura e attrezzi elettrici, e non li lasciamo incustoditi. Non guidiamo se le nostre facoltà mentali sono alterate a causa di medicine, alcol o mancanza di sonno. E quando siamo alla guida, non teniamo in mano nessun dispositivo che potrebbe distrarci. w23.02 21-22 parr. 7-9
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