Torna ‘al pastore e sorvegliante della tua anima’
Quando tornerai a Geova, lui sarà al tuo fianco
Puoi star certo che quando tornerai a Geova, lui sarà al tuo fianco. Ti aiuterà ad affrontare le preoccupazioni, a gestire i sentimenti feriti e a provare la pace interiore che deriva dall’avere una coscienza pulita. E poi ti sentirai di nuovo spinto a servire Geova insieme ai tuoi compagni di fede. La tua situazione sarà simile a quella di alcuni cristiani del I secolo, ai quali l’apostolo Pietro scrisse: “Eravate come pecore sviate; ma ora siete tornati al pastore e sorvegliante delle vostre anime” (1 Pietro 2:25).
Tornare a Geova è assolutamente la cosa migliore che puoi fare. Sai perché? Rallegrerai il suo cuore (Proverbi 27:11). Come sai, Geova ha dei sentimenti, e le nostre azioni influiscono su di lui. Comunque sia, Geova non ci obbliga né ad amarlo né a servirlo (Deuteronomio 30:19, 20). Un biblista ha detto: “La porta del cuore non ha una maniglia all’esterno. Si può aprire solo dall’interno”. Se adoriamo Geova spinti da un cuore pieno di amore, possiamo decidere di aprire quella porta. Quando lo facciamo gli diamo un dono prezioso, la nostra integrità, e gli procuriamo una gioia immensa. Niente si può paragonare alla felicità che proviamo nel momento in cui rendiamo a Geova l’adorazione che merita (Atti 20:35; Rivelazione 4:11).
Inoltre, nel momento in cui ricominci ad adorare Geova il tuo bisogno spirituale viene soddisfatto (Matteo 5:3). In che senso? In tutto il mondo le persone si chiedono come mai siamo qui, e si arrovellano per trovare risposta agli interrogativi sullo scopo della vita. L’uomo ha questo bisogno perché Geova lo ha creato così. Ci ha fatto in modo che ci sentiamo realizzati quando lo serviamo. Non possiamo avere soddisfazione maggiore di quella che deriva dal sapere che stiamo adorando Geova spinti dall’amore (Salmo 63:1-5).
Sappi che Geova desidera che tu torni a lui. Come puoi esserne sicuro? Rifletti: questo opuscolo è il risultato di molte preghiere e un lavoro fatto con cura. Qualcuno ti ha pensato, magari un anziano cristiano o un compagno di fede, e l’ha portato alla tua attenzione. Dopodiché tu hai iniziato a leggerlo e ad accoglierne il messaggio. Tutto questo dimostra che Geova non ti ha dimenticato. Con delicatezza ti sta attirando a sé (Giovanni 6:44).
È confortante sapere che Geova non dimentica mai i suoi servitori che si sono persi. È quello che ha capito una sorella che si chiama Donna: “Lentamente mi ero allontanata dalla verità, ma spesso mi ritrovavo a riflettere su Salmo 139:23, 24, che dice: ‘Scrutami, o Dio, e conosci il mio cuore. Esaminami, e conosci i miei inquietanti pensieri, e vedi se c’è in me qualche via dolorosa, e guidami nella via del tempo indefinito’. Sapevo che il mondo non era casa mia, non mi ci ero mai veramente trovata, e sapevo che il posto in cui dovevo stare era l’organizzazione di Geova. Iniziai a capire che Geova non mi aveva mai abbandonata; dovevo solo ritrovare la strada per tornare da lui. E sono così felice di averlo fatto!”
“Iniziai a capire che Geova non mi aveva mai abbandonata; dovevo solo ritrovare la strada per tornare da lui”.
Preghiamo sinceramente che anche tu torni ad assaporare “la gioia di Geova” (Neemia 8:10). Non ti pentirai mai di essere ritornato a lui.
Tornare a Geova: risposte a domande frequenti
DA DOVE COMINCIO?
Chi è stato malato forse deve riprendere le sue normali attività un po’ alla volta. In modo simile, puoi tornare a essere forte come cristiano cercando di prendere ogni giorno almeno un po’ di cibo spirituale. Non pensare di dover fare tutto in una volta. Magari potresti dedicare qualche minuto a leggere o ad ascoltare un brano della Bibbia, a studiare una delle nostre pubblicazioni, a cercare un argomento nel nostro sito jw.org o a guardare uno dei programmi trasmessi su jw.org. Quanto prima, prova anche a frequentare un’adunanza di congregazione. Soprattutto, chiedi in preghiera a Geova di aiutarti. Come dice 1 Pietro 5:7, ‘getta su di lui tutta la tua ansietà, perché egli ha cura di te’.
“Dopo essere diventata inattiva, mi vergognavo così tanto che non riuscivo nemmeno a pregare. Quando trovai la forza di rivolgermi a Dio in preghiera, incontrai un anziano. Mi aiutò a capire che Geova non si era arreso con me. Quell’anziano mi suggerì di iniziare a leggere la Bibbia ogni giorno. Quando lo feci, riacquistai la forza per tornare alle adunanze. Col tempo, cominciai a prendere di nuovo parte al ministero. Sono così felice che Geova non si sia mai arreso con me!” (Eeva).
COME MI ACCOGLIERÀ LA CONGREGAZIONE?
Puoi star certo che i componenti della congregazione ti accoglieranno calorosamente. Non si metteranno a criticarti o a giudicarti, ma ti faranno capire che ti vogliono bene e faranno di tutto per incoraggiarti (Ebrei 10:24, 25).
“Mi sentivo in imbarazzo a tornare nella Sala del Regno. Mi chiedevo come mi avrebbero accolto i fratelli. Una sorella anziana che era già lì 30 anni prima mi disse: ‘Bentornato, figlio mio!’ Quelle parole mi commossero. Sentivo davvero di essere di nuovo a casa” (Javier).
“Andai alla Sala del Regno e mi sedetti in ultima fila per non essere notato. Molti, però, iniziarono a riconoscermi: si ricordavano di quando da bambino frequentavo le adunanze. Mi accolsero e mi abbracciarono in modo così affettuoso che mi sentii pervaso da una grande pace. Era come se fossi tornato a casa” (Marco).
COME MI TRATTERANNO GLI ANZIANI, E CHE AIUTO MI DARANNO?
Ti tratteranno con dolcezza. Ti loderanno per il tuo desiderio di ravvivare “l’amore che avevi in principio” (Rivelazione 2:4). Ti aiuteranno misericordiosamente a correggere eventuali errori, e lo faranno “con uno spirito di mitezza” (Galati 6:1; Proverbi 28:13). Potrebbero disporre che qualcuno conduca con te uno studio, magari usando una pubblicazione come Puoi vivere felice per sempre o Accostiamoci a Geova. Vedrai che gli anziani ti conforteranno e ti sosterranno lungo tutto il tuo cammino (Isaia 32:1, 2).
“Durante gli otto anni in cui rimasi inattivo, gli anziani continuarono ad aiutarmi. Un giorno un anziano mi fece vedere qualche foto che avevamo fatto insieme. Quelle immagini mi evocarono così tanti bei ricordi che cominciai a desiderare moltissimo la gioia che provavo quando servivo Geova. Con amore, gli anziani mi aiutarono a riprendere le mie abitudini spirituali” (Victor).
“Dio ti renderà forte”
Cantiamo a Geova con gioia, il nostro libro dei cantici, contiene diversi cantici avvincenti che possono darti conforto e incoraggiamento man mano che riprendi le tue attività spirituali. Prendi per esempio il testo del cantico 38. Si basa su 1 Pietro 5:10 ed è intitolato “Dio ti renderà forte”.
Ci fu un motivo se Dio stesso ti attirò,
da tenebre alla luce ti chiamò.
E fu perché notò che con sincerità
tu eri in cerca della verità.
Scegliesti di far la sua volontà,
lui ti aiutò e sempre lo farà.
Se Dio non risparmiò nemmeno il Figlio suo,
è chiaro che non ti abbandonerà.
Tu appartieni a lui, non dubitare mai
che la sua forza Dio ti infonderà.
Dio non è ingiusto e non scorderà
l’amore tuo, la tua fedeltà.
(RITORNELLO)
Dio ti ha comprato a prezzo col sangue di Gesù;
lui ti ha chiamato a sé, perciò ti guiderà.
Il tuo addestramento egli completerà,
fermezza ti darà e forte tu sarai.
Cantiamo a Geova: arrangiamenti corali
Per ascoltare l’arrangiamento corale di questo e altri cantici del Regno, vai su jw.org.