Studio dell’Università di Bologna. I sintomi sono diversi quindi spesso il trattamento ospedaliero non è lo stesso. Ma ci sono anche fattori biologici e genetici
Pubblicato il 06/06/2018
Fabio di todaro
Per le donne sotto i 60 anni, la probabilità di decesso dopo aver subito un infarto è doppia rispetto agli uomini. A ribadire la necessità di un approccio che tenga conto anche del sesso di un paziente infartuato è uno studio condotto da un gruppo di ricerca dell’Università di Bologna, pubblicato sulla rivista «Jama Internal Medicine».
Sintomi diversi quindi trattamento differente in ospedale
L’alta mortalità delle donne colpite da infarto miocardico è un fatto noto da tempo. Fino a oggi, però, la spiegazione di questo fenomeno era attribuita principalmente ad una disparità di trattamento ospedaliero a sfavore delle donne, dovuta a sintomi che sono spesso più difficili da individuare.
Al posto del classico dolore toracico, infatti, l’infarto nelle donne può manifestarsi inizialmente con segnali più generici: respiro corto, nausea, vomito, dolore alla schiena, al collo o alla mascella. Tutto questo però - sostengono i ricercatori che hanno messo a punto lo studio - non è comunque sufficiente per giustificare l’elevata mortalità delle donne under 60 che subiscono un infarto: devono esserci anche fattori biologici che le rendono più vulnerabili rispetto agli uomini.
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